Gli incendi che hanno sconvolto l’Australia nelle ultime settimane hanno, tra i danni che hanno portato all’ambiente, provocato l’emissione anche di un notevole quantitativo di anidride carbonica dell’atmosfera secondo quanto afferma il Met Office britannico.
A causa di questi incendi, gli esperti prevedono che il 2020 possa risultare l’anno con il più alto indice di CO2 nell’atmosfera da quando sono iniziate le misurazioni (1958).
In particolare gli esperti prevedono che il 2020 sarà il primo anno in cui non si scenderà, per quanto riguarda la presenza di CO2 nell’aria, al di sotto dei 410 ppm.
La previsione media annuale dovrebbe essere fatti di 414,2 ppm, la concentrazione più alta, sempre secondo gli esperti, in almeno 800.000 anni e forse in più di 3 milioni di anni. Rispetto al 2019 dovrebbe esserci un aumento di circa 10%.
Inoltre il 2020 sarà il secondo anno in assoluto durante il quale i così detti “pozzi di assorbimento” del carbonio sulla Terra, quelli di tipo naturale come le foreste, non saranno in grado di compensare le emissioni di carbonio prodotte dall’umanità.