Colibrì delle Ande fanno scendere temperatura corporea a 3,3 gradi: è record

Patagona gigas , uno dei colibrì per i quali i ricercatori hanno analizzato la temperatura corporea (credito: Joseph C Boone, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)

È definita, nel comunicato stampa dello studio, come una “capacità semplicemente incredibile” quella dei colibrì che vivono sulle Ande, diverse migliaia di metri di altezza sul livello del mare. Questi piccoli uccelli, infatti, per contrastare sopportare meglio il freddo riescono ad abbassare la temperatura corporea anche fino a 3,3° centigradi, fasi che possono durare anche delle ore.
Si tratta del processo metabolico più elevato in termini di cambiamenti di temperatura corporea in rapporto alle dimensioni mai scoperto nel mondo animale.

I ricercatori hanno calcolato che il tasso metabolico di questi colibrì è più grande di circa 77 volte quello degli esseri umani. Quando la temperatura ambientale diventa troppo bassa, questi animali sarebbero costretti praticamente a nutrirsi di continuo, almeno durante le fasi più fredde dell’inverno. Nutrirsi di continuo non è ovviamente possibile e proprio per questo hanno messo a punto un “trucco” per abbassare la temperatura corporea e dunque il proprio metabolismo onde dover far ricorso ad un apporto energetico minore.
In pratica l’uccello raggiunge uno stato di “torpore”: è immobile non risponde agli eventi ambientali, così immobile che se lo si raccogliesse in una mano non si riuscirebbe nemmeno a capire che è vivo, come spiega su Science Blair Wolf, ecologo dell’Università del Nuovo Messico ad Albuquerque.

I ricercatori hanno analizzato diversi colibrì appartenenti a sei specie diverse. Tramite un filo posto nel loro nido, sono riusciti a monitorare la temperatura corporea di questi uccelli nel corso della notte. I ricercatori si accorgevano che tutte le specie di colibrì analizzate entravano nello stato di torpore.
Il record appartiene ad un esemplare di Metallura phoebe per il quale ricercatori hanno addirittura registrato una temperatura corporea di 3,26° centigradi, la più bassa temperatura mai individuata in un uccello.
È la più alta temperatura corporea anche considerando tutti i mammiferi che non vanno in letargo. Esistono infatti alcuni mammiferi che possono andare in letargo e che possono far scendere la propria temperatura addirittura sotto lo zero, tra cui lo scoiattolo di terra Artico (Urocitellus parryii) che va in letargo per settimane.

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