
Molecole che potrebbero rappresentare un precursore della colite ulcerosa in grado di individuare questa patologia intestinale prima del suo stesso sviluppo sono state scoperte da un ricercatore sulle malattie gastrointestinali, Daniel Bergemalm, che ha pubblicato il proprio studio su Gastroenterology.[1]
Secondo lo stesso ricercatore è la prima volta che si identifica, con un dettaglio come quello presente in questo studio, quella infiammazione che sussiste negli individui sani e che poi, nel corso della vita, si sviluppa in colite ulcerosa.
Colite ulcerosa: sistema immunitario sotto stress
Una volta che la malattia insorge, poi, il sistema immunitario umano viene sottoposto a un alto livello di stress, una condizione nella quale alcuni fattori che possono avere un impatto sull’intestino poi rischiano di rimanere in secondo piano a causa della grave infiammazione, come spiega lo stesso Bergemalm.
I dati
I ricercatori non hanno studiato la malattia in sé ma hanno cercato di andare “indietro nel tempo” per scoprire cosa può causarla quando l’individuo è ancora sano. Il ricercatore ha usato i dati raccolti in un database svedese relativo a diversi individui. I dati, relativi a campioni di sangue, sono stati raccolti a partire dagli anni 80 del secolo scorso.[1]
In questo modo il ricercatore, insieme ai colleghi, ha potuto analizzare il sangue di persone sane nel momento in cui lo stesso sangue era stato prelevato ma che poi, nel corso della vita, hanno sviluppato la colite ulcerosa. Il tempo tra il prelievo del sangue e l’insorgenza della malattia poteva variare tra 1 e 15 anni.[1]
Le molecole individuate collegate alla colite ulcerosa
Gli stessi ricercatori hanno identificato sei molecole specifiche relative all’infiammazione che porta alla colite ulcerosa. “Sapevamo già che il livello di alcune di queste proteine aumentava negli individui con colite ulcerosa. Per la prima volta, siamo stati in grado di vedere che erano presenti anche in individui sani molto prima che sviluppassero sintomi”, spiega ancora Bergemalm.[1]
I casi dei gemelli
Interessante il caso delle coppie di gemelli analizzati dai ricercatori in cui un fratello aveva avuto la colite ulcerosa l’altro no. Condividendo lo stesso profilo genetico ed essendo cresciuti praticamente nello stesso ambiente, i gemelli hanno permesso ai ricercatori di scoprire che quattro di queste sei proteine erano presenti anche nei gemelli sani. Si tratta di indizi che suggeriscono che la colite ulcerosa è probabilmente in parte causata dall’attivazione di queste quattro proteine le quali a loro volta probabilmente sono attivate a causa di fattori genetici e ambientali.[1]
Servono più ricerche sulla colite ulcerosa
I ricercatori non sanno se queste determinate proteine sono collegate anche ad altre malattie infiammatorie ma questa scoperta potrebbe servire per realizzare nuove terapie per la colite ulcerosa. Tuttavia bisogna effettuare un numero maggiore di ricerche con l’utilizzo di database più estesi.[1]
Ad oggi non sembrano esserci modi per prevenire la colite ulcerosa
Come spiega lo stesso Bergemalm ad oggi non ci sono modi per prevenire la colite ulcerosa e anche gli stessi scienziati e i medici non sono spesso d’accordo sui consigli relativi allo stile di vita da portare avanti per evitarla: “Non ci sono davvero abbastanza studi per noi per trarre conclusioni e dare consigli sulla dieta, anche se la flora intestinale probabilmente ha un ruolo”.[1]