Collegamento tra obesità e malattia parodontale individuato nei topi

Le cellule MDSC durante l'obesità possono diventare osteoclasti che distruggono il tessuto osseo e concorrono alla malattia gengivale secondo il nuovo studio (credito: Keith Kirkwood)

L’obesità può essere collegata alla malattia gengivale parodontale secondo uno comunicato apparso l’11 novembre sul sito dell’Università di Buffalo.[1] Il comunicato si rifà ad uno studio a sua volta pubblicato sul Journal of Dental Research.[2]
Secondo quanto spiega lo stesso comunicato, ad essere la causa dei problemi alle gengive è l’infiammazione cronica a sua volta provocata dall’obesità. L’infiammazione cronica può infatti provocare la formazione di cellule dannose per il tessuto osseo, compreso quel tessuto osseo che aiuta a tenere i denti in posizione.[1]

Cellule soppressorie di derivazione mieloide

Si tratta di cellule soppressorie di derivazione mieloide (myeloid-derived suppressor cells, MDSC), cellule immunitarie che si originano nel midollo osseo e che possono svilupparsi in varie tipologie di cellule tra cui anche gli osteoclasti, cellule che scompongono il tessuto osseo.[1]
“Sebbene esista una chiara relazione tra il grado di obesità e la malattia parodontale, i meccanismi alla base dei collegamenti tra queste condizioni non sono stati completamente compresi”, spiega Keith Kirkwood, professore di biologia orale della School of Dental Medicine.[1]

Analisi dei topi

I ricercatori hanno seguito gli sviluppi di diete molto diverse tra loro in due gruppi di topi. L’esperimento è durato 16 settimane. Il primo gruppo portava avanti una dieta povera di grassi, l’altro una dieta ricca di grassi. I topi di quest’ultimo gruppo diventavano obesi, mostravano più infiammazione e un aumento di MDSC nel midollo osseo e nella milza. Questi stessi topi sviluppavano anche un maggior numero di osteoclasti che tendevano a perdere maggiormente l’osso alveolare. L’ osso alveolare è l’osso che aiuta i denti ad arrestare in posizione.[1]

Ricercatori hanno identificato anche 27 geni

I ricercatori hanno identificato anche 27 geni collegati alla formazione degli osteoclasti nei topi obesi. I risultati potrebbero un giorno essere utili non solo per contrastare la malattia parodontale ma anche per altre malattie infiammatorie collegate alle ossa tra cui arti tre e osteoporosi, come spiega Kirkwood.[1]

Note e approfondimenti

  1. Obesity raises the risk of gum disease by inflating growth of bone-destroying cells – University at Buffalo (IA)
  2. Novel Preosteoclast Populations in Obesity-Associated Periodontal Disease – K.H. Kwack, L. Zhang, J. Sohn, V. Maglaras, R. Thiyagarajan, K.L. Kirkwood, 2021 (IA) (DOI:/10.1177/00220345211040729)
Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo