
Le collisioni tra edifici rappresentano una minaccia significativa per le popolazioni di uccelli negli Stati Uniti, con stime che suggeriscono che tra 365 milioni e 1 miliardo di uccelli muoiono ogni anno a causa di questi incidenti solo negli Stati Uniti. Un recente articolo pubblicato su PLOS ONE, [1] esplora i risultati degli uccelli che sopravvivono all’impatto iniziale e vengono portati nei centri di riabilitazione nel nord-est degli Stati Uniti. Lo studio analizza i dati di oltre 3.100 casi, rivelando informazioni critiche sui tassi di sopravvivenza e sui fattori che influenzano il recupero di questi uccelli.
Tassi e fattori di sopravvivenza
L’articolo rileva che solo il 39,5% degli uccelli ammessi alla riabilitazione dopo collisioni con edifici sono stati infine rilasciati in natura. I tassi di sopravvivenza variavano significativamente a seconda della stagione, con l’inverno che mostrava il tasso di rilascio più alto e l’estate il più basso.
In particolare, gli uccelli più grandi avevano maggiori possibilità di sopravvivenza e rilascio, mentre gli uccelli giovani avevano meno probabilità di riprendersi completamente. Le lesioni più comuni segnalate erano traumi cranici e commozioni cerebrali, che hanno influenzato significativamente le possibilità di sopravvivenza degli uccelli.
Impatto sottovalutato delle collisioni
I risultati dell’articolo suggeriscono che le stime precedenti di decessi di uccelli dovuti a collisioni con edifici potrebbero aver sottostimato il vero impatto. La mortalità ritardata degli uccelli che inizialmente sopravvivono all’impatto ma poi soccombono alle ferite è un fattore critico che è stato trascurato.
L’articolo sottolinea la necessità di una migliore comunicazione e collaborazione tra i riabilitatori della fauna selvatica e i ricercatori della conservazione per affrontare questa crescente minaccia alle popolazioni di uccelli.