
Desalinizzare l’acqua del mare per contrastare la siccità che da mille anni a questa parte sta colpendo l’Occidente. È l’idea presa in considerazione da un articolo dell’Earth Institute alla Columbia University. In effetti, come riporta lo stesso articolo, solo il 3% dell’acqua presente sulla Terra non è salata e solo 1/3 dell’acqua non salata é disponibile per gli esseri umani dato che la maggior parte è presente sotto forma di ghiaccio nei ghiacciai o nelle profondità del sottosuolo.
La scarsità d’acqua dolce, dunque, è un pericolo più che reale per il prossimo futuro dell’umanità.
Desalinizzazione dell’acqua marina
La desalinizzazione dell’acqua marina può avvenire in due modi: tramite la distillazione termica o tramite il metodo di filtrazione con membrane, un metodo più evoluto denominato anche osmosi inversa. Se il primo metodo si effettua tramite l’ebollizione dell’acqua di mare, un processo con il quale si possono filtrare i sali e i minerali tramite la produzione di vapore, il secondo è un metodo più complesso ma anche più efficiente ed economico.
Nell’osmosi inversa, infatti, ci si serve di una membrana per far muovere le molecole dell’acqua salata da una soluzione più salata ad una meno salata. Si ottiene acqua dolce che poi viene sterilizzata con la luce ultravioletta.
Desalinizzazione ancora troppo costosa
Anche se più efficiente ed economico del primo metodo, l’osmosi inversa resta comunque un metodo costoso per ottenere grandi quantità di acqua, ad esempio quelle di cui c’è bisogno per l’agricoltura.
In generale, “la desalinizzazione dell’acqua di mare è uno dei modi più costosi per ottenere acqua”, spiega Ngai Yin Yip, assistente professore di ingegneria della terra e dell’ambiente della Columbia University. “Questo ha solo a che fare con il fatto che togliere il sale dall’acqua non è una cosa facile da fare. Ma dobbiamo avere l’acqua, non c’è proprio alcun sostituto per l’acqua. Quindi può essere costoso. Ma il fatto che non possiamo sopravvivere senza acqua significa che è un costo necessario”.
Oltre la desalinizzazione
I ricercatori prendono comunque in considerazione, allora, altre tipologie di desalinizzazione: da quelle senza membrane alla salamoia (è possibile usare la salamoia e, tramite un reattore ingegnerizzato, ottenere una miscela meno salata da desalinizzare).
Altre soluzioni per contrastare la siccità potrebbero non prendere neanche considerazione la desalinizzazione: si parla, dunque, di riciclo dell’acqua, ad esempio delle acque reflue cittadine, qualcosa che sta avvenendo sempre di più e con metodi sempre più complessi, o di riduzione degli sprechi e di un uso più razionale della stessa acqua, metodi che però abbisognano di un cambiamento culturale delle società, qualcosa per cui forse non c’è sufficiente tempo.