
La cometa più grande mai individuata, la Bernardinelli-Bernstein (C/2014 UN271), si sta dirigendo verso il centro del sistema solare, e dunque verso la nostra posizione (anche se non rappresenta alcun pericolo per noi), provenendo dalla nube di Oort.
La cometa Bernardinelli-Bernstein si trova attualmente all’altezza di Urano, a circa 3 miliardi di km di distanza dal sole, e si sta dirigendo verso Saturno.
La nube di Oort
La nube di Oort è una nube sferica che dovrebbe iniziare a circa 2000 unità astronomiche di distanza dal sole e continuare fino a 200.000 unità astronomiche. La nube contiene tantissimi oggetti, tra cui anche le comete. Il limite più esterno di questa nube rappresenta praticamente il confine cosmografico dello stesso sistema solare e dell’azione gravitazionale del sole.
Individuata per la prima volta dagli astronomi Pedro Bernardinelli e Gary Bernstein
La cometa Bernardinelli-Bernstein, oltre ad essere la più grande mai individuata, è la prima ad essere scoperta ad una distanza così grande. La cometa è stata individuata per la prima volta dagli astronomi Pedro Bernardinelli e Gary Bernstein, dell’Università della Pennsylvania solo all’inizio dell’anno. I ricercatori stavano lavorando con i dati raccolti dalla Dark Energy Camera (DECam) del telescopio Víctor M. Blanco in Cile scoprendo tracce che indicavano inequivocabilmente una grande cometa, così grande che gli stessi due ricercatori all’inizio pensavano si trattasse di un pianeta nano.
Cometa “incontaminata”
Secondo i ricercatori, si tratta di una cometa “incontaminata” che ha visto già il suo approccio più vicino al sole all’incirca 3,5 milioni di anni fa. Durante quel periodo la cometa si avvicinò al sole a sole 18 unità astronomiche (18 volte la distanza media tra la Terra e il Sole).
I ricercatori hanno effettuato anche altri calcoli: hanno per esempio calcolato che il viaggio della cometa dalla nube di Oort è iniziato ad una distanza di 40.000 unità astronomiche dal sole (6 trilioni di chilometri oppure 0,6 anni luce). Si tratta di una distanza enorme considerando che, per esempio, plutone, uno dei pianeti che di solito sono considerati come i più lontani dal Sole, dista solo 39 unità astronomiche dal nostro astro.