Air New Zealand, la principale compagnia aerea neozelandese, ha presentato al pubblico, in una conferenza tenutasi a Los Angeles, Sophie, una sorta di donna digitalizzata, definibile come, seppur grezza, intelligenza artificiale, che può aiutare i viaggiatori fornendo loro informazioni rispondendo a domande dirette.
Si tratta per ora solo di una sperimentazione che serve più che altro per far comprendere quanto l’intelligenza artificiale possa in futuro non solo sostituire receptionist e addetti ad info point vari all’interno degli aeroporti ma anche eseguire queste funzioni non solo come mero software Ho grezza interfaccia digitale ma ponendosi di fronte all’utente proprio come un essere umano.
Nella video qui sotto si vede infatti Sophie che si interfaccia con gli utenti tramite uno schermo e che può vantare una mimica facciale e delle movenze abbastanza realistiche; Sophie risponde ad alcune domande relative alla compagnia aerea neozelandese, ad esempio su orari, partenze, prodotti o altri servizi.
L’intelligenza artificiale, sviluppata da Soul Machines, utilizza reti neurali e modelli cerebrali e si basa su dati e sulla computazione in cloud, utilizzando dunque da remoto computer e strutture ben più potenti di quelle che possono essere comunque presenti in un aeroporto.
Attualmente comunque non esiste un piano per utilizzare davvero questo assistente digitale ma questa sperimentazione mostra, ancora una volta, quanto le intelligenze artificiali, qualora dovessero diventare di tipo “forte”, potrebbero essere onnipresenti nella nostra vita quotidiana futura.