
Complesse ed articolate reti di scambio di metalli tra popolazioni diverse furono istituite tra il quarto e il terzo millennio a.C. nell’area centro-settentrionale dell’odierna Italia secondo un nuovo studio apparso su PLOS ONE.
Questo studio mostra che la lavorazione dei metalli, in particolare quella del rame, è iniziata prima di quanto calcolato in precedenza e ciò significa che le relative tecnologie, relativamente complesse, si sono sviluppate prima di quanto pensato.
I ricercatori hanno analizzato 20 oggetti di rame ritrovati in Italia centrale risalenti ad un periodo che va ad dal 3600 al 2200 a.C. (età del rame). In particolare hanno analizzato non solo le caratteristiche archeologiche ma anche le firme chimiche degli oggetti raffrontate a quelle delle fonti di minerale di rame ed hanno scoperto che Il rame della maggior parte degli oggetti veniva estratto nell’area dell’odierna Toscana, notoriamente ricca di giacimenti di minerali. Il resto veniva estratto nella zona ad ovest delle Alpi e forse nelle regioni dell’attuale Francia.
Questi dati fanno comprendere che esisteva una rete di scambio di metalli che andava dal di là delle Alpi, forse anche in aree che oggi appartengono alla Francia, fino almeno all’area dell’odierna Toscana: “Questa scoperta imprevista dimostra che reti di scambio di vasta portata erano in funzione nell’Europa preistorica per oltre mille anni prima dell’età del bronzo”.
Approfondimenti
- Copper to Tuscany – Coals to Newcastle? The dynamics of metalwork exchange in early Italy (IA) (DOI: 10.1371/journal.pone.0227259)