Comportamenti violenti di adolescenti prevedibili analizzando cervello da bambini?

Potrebbe essere possibile prevedere il comportamento aggressivo e antisociale di un adolescente eseguendo delle scansioni cerebrali quando hanno un’età compresa tra i 9 e gli 11 anni. È l’eventualità attentamente considerata da due ricercatori, Rebecca Waller dell’Università della Pennsylvania e Samuel Hawes della Florida International University, secondo i quali le caratteristiche della materia grigia in determinate regioni del cervello dei bambini e le funzioni cerebrali per quanto riguarda i comportamenti legati alla ricompensa potrebbero essere considerati importanti indizi sull’eventuale sviluppo di un comportamento antisociale o violento in seguito.

Ciò potrebbe rivelarsi vero soprattutto per quei bambini che si mostrano molto poco emotivi, spesso con mancanza di empatia e sentimenti verso gli altri ed una mancanza di paura di infrangere le regole.
“L’idea generale di questa ricerca era di vedere se ci sono differenze nel cervello in tenera età, prima che iniziassero i tipi più gravi di delinquenza”, spiega la Waller nel comunicato stampa.
Per capire l’eventuale sussistenza di questo collegamento, i ricercatori hanno utilizzato i dati di uno studio statunitense iniziato il 2015 che sta seguendo più di 12.000 bambini tra i 9 e gli 11 anni di età, un follow-up che dovrebbe durare almeno un decennio.

Tra i dati anche quelli relativi al volume di materia grigia il cervello. Proprio esaminando questo particolare, i ricercatori hanno scoperto che quei bambini con disturbi del comportamento dirompenti mostravano una quantità minore di materia grigia nell’amigdala e nell’ippocampo. Si tratta di due regioni del cervello collegate alle emozioni e ai ricordi.

I ricercatori si sono poi concentrati, in un secondo studio, anche sul comportamento riguardante le ricompense per capire la funzione cerebrale collegata. In questo caso hanno scoperto che i bambini con disturbi comportamentali mostravano un’attività ridotta nella regione cerebrale legata alla ricompensa quando erano in attesa del premio. Notavano però anche un aumento della stessa regione una volta che il premio era stato ottenuto.
Si tratta di informazioni che potrebbero essere d’aiuto per lo sviluppo di nuovi trattamenti onde contrastare i gravi problemi di condotta dei bambini e degli adolescenti.

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