
Una macchina a risonanza magnetica che riesce a leggere le menti per scoprire quale canzone il partecipante all’esperimento sta ascoltando è stata descritta in uno studio apparso ieri su Scientific Reports. Secondo gli stessi ricercatori, si tratta di un miglioramento sostanziale del concetto di interfaccia cervello-computer.
Gli esperimenti hanno visto sei volontari che hanno ascoltato 40 brani musicali di vario genere. Nel momento in cui i partecipanti all’esperimento ascoltano la canzone, veniva a crearsi un’impronta neurale che risultava diversa, una volta catturata tramite la risonanza magnetica, di brano in brano.
Un algoritmo computerizzato, poi, usciva anche ad estirpare caratteristiche quali la tonalità, la dinamica, il ritmo e il timbro musicale. A questo punto, lo stesso algoritmo era in grado di indovinare quale brano musicale il partecipante stesse ascoltando dopo che gli stessi ricercatori avevano inserito nella programma due opzioni, una scelta corretta e l’altra sbagliata. In questa prima fase dell’esperimento, i computer riuscivano a capire quale canzone l’utente stesse ascoltando con una precisione dell’85%.
A questo punto i ricercatori hanno voluto fare le cose più difficili: invece di porre sul tavolo solo due scelte, inserivano nel programma fino a 10 opzioni di scelta possibile (una corretta e nove errate). Anche in questo caso, il computer risultava alquanto preciso: riusciva a capire la canzone nel 74% dei casi.
Secondo Sebastian Hoefle, ricercatore del D’Or Institute, uno degli autori della ricerca, si tratta di uno studio che lascia comprendere che un giorno le macchine potranno essere in grado di tradurre i nostri pensieri, in questo caso pensieri musicali trasformati in canzoni. In sostanza ad un cantautore del futuro basterà pensare ad un motivetto per vederne la sequenza scritta sul proprio computer.
A di là dell’aspetto musicale, si tratta di una ricerca che comunque fa comprendere quanto la decodificazione cerebrale tramite i macchinari a risonanza magnetica accoppiati con algoritmi sempre più avanzati stia facendo passi da gigante e non sembra sciocco dire che un giorno apparecchiature per la lettura della mente diventeranno una cosa normale.
Fonti e approfondimenti
- It sounds like music to my… brain! | IDOR (IA)
- Identifying musical pieces from fMRI data using encoding and decoding models | Scientific Reports (DOI: 10.1038/s41598-018-20732-3) (IA)