
In un nuovo studio appena pubblicato su Physical Review Letters, ma disponibile già da diverse settimane anche su arXiv,[1] un team di ricercatori dell’Università della Scienza e della Tecnologia della Cina spiega di aver battuto un nuovo record per quanto riguarda il vantaggio computazionale quantistico (nei confronti dei computer tradizionali).
Differentemente da altri annunci di record simili fatti in passato, spesso oggetti di critiche, in questo caso il team di ricercatori spiega che il nuovo computer quantistico che hanno realizzato non lascia spazio a molti dubbi in quanto mostra un vantaggio computazionale quantistico “inequivocabile” con calcoli non realizzabili in un lasso di tempo definito come “ragionevole” dai calcolatori classici. Inoltre secondo i ricercatori il nuovo computer quantistico che hanno costruito risulta essere “ad alta precisione e programmabile” e potrebbe dare il via ad un nuovo settore per testare “nuovi fenomeni a molti corpi e implementare algoritmi quantistici complessi”.[1]
Il team di ricercatori guidato dal fisico Jian-Wei Pan, già noto per i suoi progressi con l’entanglement applicato all’informatica quantistica.[2]
Per calcolare la potenza del computer quantistico che hanno realizzato, i ricercatori gli hanno dato in pasto un problema di calcolo che vede il “campionamento di circuiti quantistici casuali”, come riferito nell’abstract dello stesso studio.
Hanno usato un computer quantistico basato su superconduttori con una potenza di 66 qubit (anche se ne hanno sfruttati solo 56 nel corso del test) che hanno denominato Zuchongzhi. In questo caso il computer quantistico riusciva ad eseguire il suddetto compito fino a 1000 volte più velocemente di un supercomputer, un caso di vantaggio quantistico.
Il processore quantistico Zuchongzhi, stimano i ricercatori, sarebbe più efficiente del processore quantistico Sycamore, costruito da Google, di 2-3 ordini di grandezza. I ricercatori stimano che il problema risolto da Zuchongzhi nel tempo di 1,2 ore richiederebbe al supercomputer più potente del mondo almeno otto anni di lavoro.