Computer quantistici potranno scardinare Bitcoin?

Credito: satheeshsankaran, Pixabay, ID: 6874573

Il potenziale impatto dei futuri computer quantistici sulle criptovalute di e sul sistema Bitcoin è oggetto di molti dibattiti tra gli esperti. Da un lato, i computer quantistici hanno il potenziale per infrangere i protocolli crittografici utilizzati per proteggere il sistema Bitcoin, il che potrebbe renderlo vulnerabile agli attacchi e comprometterne l’integrità. D’altra parte, è anche possibile sviluppare nuovi protocolli crittografici resistenti agli attacchi di computer quantistici anche con gli stessi computer quantistici, il che renderebbe il sistema ancora più sicuro.

Gli attuali protocolli crittografici utilizzati nel sistema Bitcoin

Gli attuali protocolli crittografici utilizzati nel sistema Bitcoin si basano su un processo chiamato crittografia a chiave pubblica, che prevede l’utilizzo di problemi matematici molto difficili da risolvere. Mentre i computer tradizionali richiederebbero molto tempo per risolvere questi problemi, i computer quantistici hanno il potenziale per risolverli molto più rapidamente, il che potrebbe consentire a un utente malintenzionato di rubare Bitcoin o manipolare il sistema in altri modi.

Non c’è alcun modo per usare i computer quantistici esistenti

Tuttavia, vale la pena notare che lo sviluppo di computer quantistici con potenza sufficiente per rompere il sistema Bitcoin è ancora molto lontano. Sebbene ci siano stati alcuni recenti progressi nella tecnologia del calcolo quantistico, è ancora nelle sue fasi iniziali. Attualmente, per esempio, non c’è alcun modo per usare i computer quantistici esistenti (siamo comunque ancora alla loro apri “infanzia”) per scardinare un sistema come quello di Bitcoin. Gli esperti ritengono che ci vorranno ancora diversi decenni prima che dei computer quantistici potenti possono essere usati per minare la sicurezza delle criptovalute.

Blockchain è un registro pubblico distribuito

E poi cerca considerare il fatto che la blockchain è essenzialmente un registro pubblico distribuito che consente a tutti gli utenti di verificare la validità delle transazioni. Ciò significa che anche se un utente malintenzionato riuscisse a compromettere un singolo nodo della rete, sarebbe comunque molto difficile continuare a manipolare la blockchain successivamente. In ogni caso il sistema generale delle criptovalute potrebbe comunque risentirne e non è quindi assolutamente folle cominciare a pensare al problema già da adesso.

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