
Una nuova ricerca mostra che il fenomeno del consumismo è tutt’altro che lungi dallo scomparire. Secondo questo nuovo studio, realizzato da alcuni ricercatori dell’Università del Michigan, dell’università di Columbia e dell’Università di Harvard, grosse fasce di consumatori perdono o rompono il proprio smartphone quando esce in commercio un nuovo modello, naturalmente migliore a livello tecnologico.
È proprio la mancanza di attenzione e la negligenza nei confronti dei prodotti che si posseggono a giustificare, in maniera più o meno inconscia, l’acquisto poi di un prodotto nuovo senza che l’atto possa apparire inutilmente dispendioso. Si tratta di un processo che i ricercatori hanno denominato l’upgrade effect (l’effetto dell’aggiornamento).
Lo studio si è avvalso delle analisi di circa 3000 consumatori che avevano perso il proprio iPhone. Più in particolare sono state esaminate le segnalazioni dei codici IMEI relativi agli iPhone smarriti. Lo studio dimostra che i consumatori sono meno propensi a cercare di rintracciare il dispositivo perso quando ne è disponibile un nuovo modello sul mercato.
Secondo la ricerca, infatti, per gli smartphone persi in 119 paesi da settembre 2010 a gennaio 2015, i consumatori segnalavano in misura maggiore la perdita dell’iPhone utilizzando il numero IMEI quando non esistevano in commercio, almeno da poco, nuovi modelli dello stesso iPhone. Al contrario, quando era disponibile da poco un nuovo modello, il numero di segnalazione era minore.
Altre ricerche, appartenenti allo stesso studio, hanno poi dimostrato che, indipendentemente dall’articolo o dal dispositivo, i consumatori erano più disposti o si sentivano più giustificati ad aggiornare e ad acquistare un nuovo prodotto quando il proprio era danneggiato.
Lo studio è stato realizzato dai ricercatori Silvia Bellezza, Joshua M. Ackerman e Francesca Gino.