Consumo di grasso marino e adiposità nei bambini tra 2 e 6 anni

Credito: Pixel-Shot, Shutterstock, ID: 1665267343

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nutrition esamina il collegamento tra il consumo di grasso derivante da animali marini e lo sviluppo del grasso corporeo nei bambini con un’età compresa tra i due e i sei anni. Lo studio non ha trovato collegamenti significativi tra i cambiamenti dell’indice di massa corporea oppure della percentuale del grasso corporeo nei bambini questa fascia di età, in un periodo di 15 mesi, e il consumo di grasso marino.

Studi precedenti “contrastanti”

Lo studio è stato realizzato anche perché diverse ricerche precedenti avevano suggerito un ruolo potenziale degli acidi grassi polinsaturi a catena corta (omega-3) presenti in diversi animali marini e l’obesità tra i bambini. Tuttavia i risultati conseguiti da questi studi, come spiegano i ricercatori nell’abstract, sono stati spesso “contrastanti”, come vengono definiti nell’abstract dai ricercatori.[1]

Lo studio

I ricercatori hanno usato i dati di 355 bambini residenti in Danimarca con un’età compresa tra i due e i sei anni. Tra i dati acquisiti c’erano anche quelli relativi all’altezza, al peso e alla percentuale di grasso corporeo dei bambini. I ricercatori prendevano in considerazione il consumo, nel corso di 15 mesi, degli alimenti con grasso marino e di altri componenti alimentari che producono energia.

Risultati

I ricercatori non trovavano un’associazione significativa tra il consumo del grasso marino e lo sviluppo dell’indice di massa corporea oppure del grasso corporeo. L’associazione rimaneva non significativa anche considerando vari fattori come l’età o lo stato dell’indice di massa corporea dei soggetti.
I ricercatori concludono che l’assunzione dei grassi marini ha un effetto scarso oppure non ha alcun effetto sullo sviluppo del peso e sul livello di grasso corporeo nei bambini durante l’età prescolare.[1]

Obesità infantile

Si tratta di uno studio importante soprattutto in considerazione dell’obesità infantile. L’obesità infantile è un problema sempre più pressante della sanità pubblica a livello globale. I bambini, finanche quelli piccoli e in età prescolare, in sovrappeso o addirittura obesi sono aumentati rispetto al passato. Come spiegano i ricercatori, un’assunzione di grassi troppo elevata può agevolare lo sviluppo dell’adiposità ma molto dipende anche dalla composizione degli stessi acidi grassi assimilati. Ad esempio uno studio condotto sui topi, che viene citato in questo nuovo studio dei ricercatori, ha suggerito che l’obesità procurata da una dieta ricca di grassi e carboidrati può essere in parte contrastata semplicemente sostituendo l’olio di mais con olio vegetale che contiene acidi grassi polinsaturi omega-3-3 (PUFA).[1]

Note e approfondimenti

  1. Association between intake of marine fat and adiposity development among children ages 2 to 6 y: Substitution analyses from the Healthy Start intervention study – ScienceDirect (DOI:/10.1016/j.nut.2022.111775)
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