
Si è già parlato moltissimo del consumo spropositato odierno delle bevande artificialmente zuccherate ma oggi arrivano i risultati di uno nuovo studio, pubblicato su Alzheimer’s & Dementia e su Stroke ancora più allarmanti.
Secondo questa nuova ricerca, infatti, il consumo quotidiano di bevande zuccherate, in particolare soda, succhi di frutta e altre bevande artificialmente dolcificate, influenzerebbe molto negativamente il cervello causandone addirittura un rimpicciolimento, in particolare nella zona ippocampale, e un abbassamento del livello di memoria.
Lo studio, condotto da una squadra di ricercatori del Framingham Heart Study (FHS) e della Boston University of Medicine, suggerirebbe un legame tra le bevande zuccherate e l’atrofia cerebrale.
Le conseguenze più marcate sarebbero relative proprio ad una diminuzione della capacità di memoria.
Lo studio si è concentrato su 4000 partecipanti con un’età superiore ai trent’anni e le valutazioni sono state fatte in base a risonanze magnetiche e a test cognitivi che si concentravano sulla capacità di pensiero e di memoria.
Sono stati inoltre esaminati altri 2888 partecipanti con un’età superiore ai 45 anni e altri 1484 partecipanti con un’età superiore ai sessant’anni per verificare anche le conseguenze riguardo alla comparsa di ictus o demenza, rispettivamente.
Secondo la ricerca, le persone che bevono, quotidianamente o comunque molto spesso, bevande zuccherate hanno una possibilità tre volte superiore di sviluppare ictus, in particolare quelli di tipo ischemici, o accenni di demenza.
Fonti e approfondimenti
- Daily consumption of sodas, fruit juices and artificially sweetened sodas affect brain – Medical News Today (IA)