
Un team di ricercatori ha voluto verificare gli effetti del consumo quotidiano di cioccolato fondente sullo stato psicologico, in particolare sull’umore, delle persone realizzando uno studio molto interessante i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Nutritional Biochemistry. I ricercatori si sono concentrati in particolare sugli effetti del consumo del cioccolato fondente sul cosiddetto “asse intestino-cervello”.[1]
L’esperimento
I ricercatori hanno realizzato uno studio controllato randomizzato su diverse decine di persone adulte sane con un’età tra i 20 e i 30 anni. Hanno diviso i soggetti in tre gruppi: 18 partecipanti dovevano consumare 30 grammi al giorno di cioccolato al cacao all’85%; 16 partecipanti dovevano consumare la stessa quantità ma di cioccolato con cacao al 70%; 14 soggetti rappresentavano poi il gruppo di controllo composto da partecipanti che non dovevano consumare cioccolato. I componenti dei gruppi che dovevano mangiare il cioccolato dovevano consumarne 10 grammi alla volta per tre volte ogni giorno nelle stesse fasce orarie. I partecipanti non conoscevano la percentuale del cacao nei pezzi di cioccolato che ricevevano.
L’esperimento durava tre settimane durante le quali i ricercatori misuravano lo stato dell’umore tramite test standard e effettuavano analisi del microbioma intestinale, anche tramite sequenziamento dell’RNA fecale.[1]
Scoperte
I ricercatori scoprivano che il consumo quotidiano di cioccolato fondente tendeva a migliorare l’effetto negativo nel primo gruppo, quello i cui partecipanti consumavano, cioccolato con cacao all’85% e non del secondo gruppo, quello del cacao al 70%.
L’affetto negativo, o affettività negativa, è una variabile della personalità caratterizzata da emozioni negative e da uno scarso concetto di sé. Avere livelli bassi di affettività negativa vuol dire stare più calmi e sereni, avere più fiducia in sé stessi, avere una visione più positiva del mondo e in generale avere più entusiasmo.[2]
Scoprivano poi un più alto livello di diversità microbica intestinale nel gruppo del cacao all’85%. In particolare negli intestini dei componenti del primo gruppo c’erano livelli “significativamente elevati” di Blautia obeum e livelli ridotti di Faecalibacterium prausnitzii.[1]
Miglioramenti nell’umore collegati con maggiore diversità batterica
I ricercatori scoprivano che i miglioramenti nell’affettività negativa erano collegati con la maggiore diversità batterica nell’intestino e con la maggiore abbondanza di Blautia obeum. Secondo i ricercatori il cioccolato fondente procura degli effetti prebiotici ristrutturando la diversità e l’abbondanza dei batteri intestinali e ciò, a sua volta, migliora questo stato emotivo tramite l’asse intestino-cervello.[1]
L’asse intestino-cervello
L’asse intestino-cervello è un sistema di segnalazione biochimica bidirezionale all’interno del corpo umano che intercorre tra il cervello e l’intestino. La sua esistenza è stata dimostrata da diversi studi, molti dei quali pubblicati nel corso degli ultimi anni.
Gli scienziati si stanno infatti accorgendo che i batteri dell’intestino sembrano avere un ruolo molto più importante di quanto considerato in precedenza in relazione a diversi aspetti del corpo umano, che in passato difficilmente si collegavano al microbioma intestinale, finanche del cervello e dunque della psiche.