Contaminanti chimici sintetici trovati nelle ostriche della Florida

Credito: Carolyn Vlasveld, iNaturalist, Creative Commons — Attribution-NonCommercial 4.0 International — CC BY-NC 4.0

Contaminanti chimici sintetici di tipo PFAS e di tipo PAE sono stati trovati, da un team di ricercatori, nelle ostriche di varie zone della Florida. Si tratta di un ritrovamento preoccupante anche perché questo tipo di contaminante sembra interferire fortemente con la crescita di questi animali. Lo studio, realizzato da ricercatori della Florida International University (FIU), è stato pubblicato sulla rivista Science of Total Environment.[2]

I composti chimici PFAS

I composti chimici PFAS sono contenuti in tantissimi prodotti di consumo, dagli imballaggi all’abbigliamento. La loro caratteristica negativa principale sta nel fatto che si accumulano quando vengono rilasciati nell’ambiente (nell’acqua, nel suolo e nell’area) e possono resistere per tanto tempo.

Analisi su 156 ostriche prelevate da Biscayne Bay, Marco Island e Tampa Bay

I ricercatori dell’Institute of Environment dell’Università americana hanno effettuato le analisi su 156 ostriche prelevate da Biscayne Bay, Marco Island e Tampa Bay. Hanno scoperto tracce di vari contaminanti appartenenti al gruppo PFAS, denominate anche “sostanze chimiche per sempre” per la loro resistenza nell’ambiente, e al gruppo degli esteri ftalati (PAE) in ogni campione. Come spiega il comunicato della FIU, questi contaminanti possono essere un rischio serio per la salute umana oltre che per le ostriche stesse e per la fauna selvatica che se ne nutre.

Maggior livello di contaminanti nelle ostriche di Biscayne Bay

Quelle con il maggior livello di contaminanti erano le ostriche di Biscayne Bay. Questo ha sorpreso Leila Lemos, ricercatrice alla FIU e autrice principale dello studio. Un’ostrica che è cresciuta di più, infatti, ha avuto un tempo più lungo per accumulare sostanze chimiche dall’ambiente. Le ostriche prelevati da Tampa Bay, quelle più grandi tra i campioni analizzati, non mostravano gli stessi livelli di PFAS o PAE di quelle di Biscayne Bay. Questo probabilmente significa che l’area di Biscayne Bay è più contaminata e quindi le ostriche in questo sito accumulano contaminanti più rapidamente.

Contaminanti possono interferire con la crescita delle ostriche

Inoltre secondo la ricercatrice questi contaminanti possono interferire con la crescita delle stesse ostriche, un altro indizio relativo alle piccole dimensioni delle ostriche di Biscayne Bay. La ricercatrice ha infatti trovato un collegamento tra la quantità di PFAS presente nelle acque e lo spessore nonché il peso del guscio delle ostriche. Quelle con livelli più alti di contaminanti mostravano i gusci più sottili.

Rischio per gli esseri umani

Per quanto riguarda il rischio per gli esseri umani, inoltre, la ricercatrice ritiene che sia basso anche se lo studio si è concentrato solo su quattro composti PFAS e su quattro PAE e non su tutti composti di questi due gruppi. E ancora ci sono altre forme di vita marina, non valutate in questo studio, che finiscono nei nostri piatti e che potrebbero accumulare ancora più contaminanti rispetto alle ostriche. “È importante ricordare anche che ci sono così tanti altri percorsi di esposizione per i composti PFAS e PAE, come l’acqua potabile”, spiega la ricercatrice.[1]

Note e approfondimenti

  1. Florida oysters found to have toxic “forever chemicals” | FIU News – Florida International University
  2. American oysters as bioindicators of emerging organic contaminants in Florida, United States – ScienceDirect (DOI: 10.1016/j.scitotenv.2022.155316)
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