Controllo magnetico della luce con nanoparticelle economiche: l’ologramma del futuro?

Il controllo magnetico della luce e in generale molte applicazioni pratiche nel campo magnetico-ottico non hanno mai raccolto grosso favore a causa degli alti costi dei materiali in gioco. Per modulare la luce attraverso campi magnetici c’è bisogno di metalli rari come europio, cerio e ittrio, tuttavia i costi di questi ultimi e le esigenze di temperatura di questi elementi, che difficilmente possono funzionare a temperatura ambiente dato che hanno bisogno di ambienti molto freddi, hanno sempre reso impossibile uno sbocco commerciale o comunque relativo a dispositivi di massa.

Un nuovo studio, pubblicato su Science, mostra però che è possibile utilizzare nanoparticelle su ossido di cobalto, un semiconduttore magnetico relativamente economico, affinché si possa controllare la luce utilizzando i campi magnetici.
Tutto sta nel distorcere le nanoparticelle stesse ricoprendole con amminoacidi e sospendendole in un gel trasparente, elastico e a temperatura ambiente. In tal modo è possibile poi regolare l’intensità della luce polarizzata applicando un campo magnetico.

Questa scoperta apre la strada a tante possibili applicazioni, dai display 3D agli ologrammi in tempo reale, anche perché le nanoparticelle, oltre a poter lavorare senza problemi a temperatura ambiente, sono molto ridotte in dimensioni e possono essere utilizzate anche in strumenti molto piccoli, tipici dell’informatica e dell’elettronica miniaturizzata in generale.

Fonti e approfondimenti

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