
Cosa succede dopo che un elettrone è stato iniettato nell’acqua? A quanto pare questa è una domanda che già da qualche decennio stimola l’interesse dei fisici, tuttavia una risposta netta e sicura non è mai arrivata vuoi per limiti degli strumenti di misura, vuoi per il costo computazionale delle simulazioni computerizzate che, almeno in questo caso, avrebbero facilitato di non poco la comprensione del fenomeno.
Una nuova ricerca, pubblicata su Nature Communications cerca di chiarire cosa succede una volta che l’elettrone risiede nel liquido. In particolare tende a chiarire se l’elettrone stesso arriva a partecipare alle reazioni chimiche e se lega con il liquido fin da subito.
In sostanza, l’elettrone tende a legarsi fin da subito con l’acqua ma l’energia vincolante risulta molto più piccola di quanto si pensasse in precedenza.
Attraverso simulazioni computerizzate, gli studiosi hanno poi riscontrato grosse differenze tra l’affinità in superficie e quella più in profondità. Questi nuovi studi spingono a rivisitare tutti i diagrammi e i dati precedentemente raccolti riguardanti la fenomenologia elettronica nell’acqua.
Fonti e approfondimenti
- Electrons in the water | Argonne National Laboratory (IA)
- Electron affinity of liquid water | Nature Communications (IA)
- DOI: 10.1038/s41467-017-02673-z
- Autori ricerca: Alex P. Gaiduk, Tuan Anh Pham, Marco Govoni, Francesco Paesani & Giulia Galli
- Crediti immagine: Peter Allen/Institute for Molecular Engineering
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