
Viene definito come lo scanner MRI più potente del mondo quello sviluppato grazie ad una collaborazione tra Commissione francese per l’energia atomica (CEA) e la gena tedesca Siemens-Healthineers. Denominato Iseult, il dispositivo, creato dopo oltre vent’anni di studio e di ricerche, potrebbe rivelarsi fondamentale per il settore delle diagnosi di diverse malattie, in particolare quelle di natura neurologica.
I ricercatori hanno già pubblicato una prima immagine che mostra l’interno di una zucca. Il dispositivo permette una risoluzione delle immagini più bassa di mezzo millimetro, una risoluzione che permetterà di indagare le strutture del cervello con un dettaglio mai visto prima.
L’immagine della zucca
Cécile Lerman, una delle responsabili del progetto, spiega che una macchina del genere sarà d’aiuto per lo studio della struttura del cervello e permetterà livelli di dettaglio nell’osservazione molto più accurati rispetto ai tempi passati.
La zucca è stata scelta per la foto non a caso: ha un diametro che può essere comparato con quello del cervello umano nonché una struttura all’interno molto complessa con varie zone fibrose e grani che in un certo senso potrebbero rappresentare la complessità del cervello umano (che naturalmente è molto più grande).
I ricercatori si aspettano di poter eseguire le prime scansioni dei cervelli di esseri umani viventi presto ma dovranno essere messi a punto diversi altri dettagli prima di passare a questa fase.
Che cos’è uno scanner MRI
Uno scanner MRI (dall’inglese magnetic resonance imaging) è un dispositivo che si usa per indagare soprattutto l’anatomia umana e per la diagnosi di diverse malattie, dai tumori agli ictus. In generale gli scanner MRI vengono usati in radiologia, in medicina nucleare e nell’imaging medico.
Uno scanner MRI è realizzato con un magnete principale che serve a polarizzare il campione da osservare e da un dispositivo che “eccita” magneticamente lo stesso campione affinché si possa rilevare il segnale risultante. Gli scanner MRI odierni vengono controllati grazie ai computer che effettuano i calcoli per caratterizzare i tessuti osservati.
Uno scanner MRI da record
In ogni caso lo scanner MRI creato dai ricercatori non è proprio di quelli ordinari: può raggiungere un picco di potenza di 11,7 Tesla (T), rispetto ai 3 T dagli scanner ordinari. Si tratta di una potenza che è equiparabile a 230.000 volte quella del campo magnetico della Terra e comparabile con quelli che si originano nelle stelle.
Per realizzare il magnete di un dispositivo così potente i ricercatori hanno utilizzato una bobina enorme da 45 t di niobio-titanio, una lega abbastanza rara. Vengono inoltre utilizzate migliaia di litri di elio liquido per mantenere il macchinario a -271 °C, una temperatura vicina allo zero assoluto. L’intero macchinario pesa 132 t ed è stato incastonato in un cilindro da 5 m di diametro e 5 m di lunghezza. Un “loculo” che permetterà di ospitare l’intero corpo umano.
“Lo sviluppo del magnete del progetto Iseult è stata un’avventura umana, tecnologica e industriale eccezionale”, spiega Anne-Isabelle Etienvre, direttore del CEA-Irfu.