Primo caso di coronavirus segnalato in Zimbabwe. Si tratta di un trentottenne di razza caucasica arrivato nel paese dalla Gran Bretagna nel fine settimana e stabilitosi in una sua abitazione nei pressi delle Cascate Vittoria, lungo il fiume Zambesi. Ad annunciarlo è il ministro della salute Obadiah Moyo nel corso di una conferenza stampa trasmessa in tv.
Il governo aveva annunciato ieri, prima ancora dell’annuncio del primo caso di COVID-19 nel paese, una serie di misure stringenti per contrastare la diffusione del virus. Tra queste misure ci sono la cancellazione di tutti gli eventi pubblici, tra cui quelli sportivi, e vincoli per il numero di persone che possono riunirsi. Non manca la chiusura delle scuole.
Lo stesso ministro ha annunciato che 378 persone sono state poste sotto sorveglianza dopo essere arrivate nel paese attraverso vari punti di ingresso durante i giorni scorsi. In particolare sono le persone che arrivano nell’aeroporto Robert Mugabe e quelle che si recano nei pressi delle cascate Victoria, probabilmente la più nota località turistica del paese, ad essere maggiormente attenzionate.
La diffusione del virus nello Zimbabwe preoccupa non poco gli esperti dato che il sistema sanitario pubblico locale è stato in sofferenza per anni, sia sotto il profilo delle forniture mediche, sia sotto il profilo meramente economico. L’anno scorso, per esempio, centinaia di medici hanno dovuto scioperare perché da mesi non ricevevano più lo stipendio.