
I soggetti che soffrono diabete di tipo 2 mostrano un rischio più alto di dover far ricorso alle cure intensive in caso di infezione da COVID-19 secondo uno studio condotto dall’Università di Göteborg.[1]
Lo studio, pubblicato su The Lancet Regional Health,[2], è stato realizzato dal 1 gennaio al 15 agosto 2020 e ha visto i ricercatori analizzare 2,6 milioni di individui residenti Svezia, 500.000 dei quali registrati, presso le strutture ospedalieri svedesi, come diabetici.
I ricercatori scoprivano, come spiega Aidin Rawshani, ricercatore dell’Accademia Sahlgrenska dell’università svedese, che il rischio di dover essere ricoverati in ospedale a causa della COVID-19 risultava, nei diabetici di tipo 2, circa 1,4 volte più alto rispetto ai soggetti non diabetici, dunque un rischio più alto del 40%.
I ricercatori notavano inoltre un rischio più alto di dover far ricorso alla terapia intensiva (1,4 volte superiore anche in questo caso) ed un rischio più alto di mortalità (1,5 volte più grande) sempre a causa della COVID-19 nei soggetti con diabete di tipo 2 rispetto ai soggetti non diabetici.[1]
Negli ultimi anni il numero di persone diabetiche Svezia è aumentato tantissimo ed oggi, solo in questo paese, soffrono di questa patologia più di mezzo milione di persone, il 90% delle quali soffre del tipo 2.[1]