COVID-19 e più decessi tra gli anziani, ricercatore scopre limite genetico che potrebbe essere collegato

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Secondo un comunicato di EBioMedicine i maggiori decessi tra gli anziani per quanto riguarda la pandemia di COVID-19 in corso potrebbero essere spiegati in un particolare limite genetico, che viene esacerbato nelle persone più anziane, riguardante la divisione cellulare.[1]

Sistema immunitario ha bisogno di dividere quanto più possibile le cellule

Come spiega il comunicato, il sistema immunitario ha infatti bisogno di dividere quanto più possibile le cellule immunitarie per moltiplicarle onde contrastare il virus SARS-CoV-2. Naturalmente le cellule immunitarie non possono essere clonate all’infinito. Secondo i ricercatori dell’Università di Washington, la capacità ridotta da parte delle persone più anziane nel produrre un numero adeguato di cellule immunitarie per contrastare il nuovo coronavirus e un limite genetico intrinseco sarebbero alla base del numero maggiore di morti.[1]

Il segreto è nei telomeri

L’ipotesi è stata fatta dal professor James Anderson dell’Università di Washington. Si tratterebbe di un limite predeterminato a livello genetico e relativo al sistema immunitario. Lo studio è stato pubblicato su The Lancet eBioMedicine.[2]
Il ricercatore spiega che nel momento in cui il DNA comincia a dividersi per effettuare la divisione cellulare, il telomero, una sorta di cappuccio terminale dei cromosomi, tende ad accorciarsi, anche se solo leggermente, e questo accade dopo ogni divisione. Quando il telomero poi diventa troppo corto, le cellule interrompono ulteriori divisioni. Si tratta di un limite che non caratterizza tutti gli animali e tutte le tipologie di cellule ma sta di fatto che le cellule immunitarie degli esseri umani ne sono afflitte.

Lunghezza dei telomeri viene sostanzialmente ereditata dai genitori

Fino ai cinquant’anni la divisione cellulare funziona più o meno bene. Superata questa età, le cellule T cominciano ad avere difficoltà a clonarsi in maniera rapida e in numero grande come in precedenza. Con un numero di cellule immunitarie ridotto, va da sé che il contrasto al SARS-CoV-2 risulti più debole. Ci sono diverse differenze di persona in persona anche se, come spiega il ricercatore, la lunghezza dei telomeri viene sostanzialmente ereditata dai genitori.

Capire chi è è più o meno successibile al virus della COVID-19

Il ricercatore spiega che, essendo un fattore genetico di tipo ereditario, dipende sostanzialmente dai genitori e poco da come si vive. Il ricercatore, insieme ai colleghi, ha usato i dati relativi alla malattia COVID 19 del Center for Disease Control e dell’US Census Bureau. Le informazioni relative a questo studio potrebbero essere d’aiuto per capire chi è più o meno successibile al virus della COVID-19.
“Sono un modellatore e vedo le cose attraverso equazioni matematiche che sto interpretando lavorando con i biologi, ma i biologi devono guardare le informazioni attraverso il modello per guidare le loro domande di ricerca”, spiega Anderson.[1]

Note e approfondimenti

  1. Model finds COVID-19 deaths among elderly may be due to genetic limit on cell division | UW News
  2. Telomere-length dependent T-cell clonal expansion: A model linking ageing to COVID-19 T-cell lymphopenia and mortality – eBioMedicine (DOI:/10.1016/j.ebiom.2022.103978)
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