COVID-19, ecco l’ordine temporale dei sintomi secondo gli scienziati

Un team di ricercatori dell’Università della California Meridionale (USC) dichiara, tramite uno studio pubblicato su Frontiers in Public Health, di aver identificato quello che dovrebbe essere l’ordine temporale più probabile dell’apparizione dei sintomi, qualora questi ultimi appaiano, una volta che un essere umano è stato infettato dal virus SARS-CoV-2, quello della malattia COVID-19 che ha scatenato la pandemia in tutto il globo.
Secondo i ricercatori l’ordine più probabile dovrebbe essere questo: febbre, tosse e dolori muscolari, nausea e/o vomito, infine diarrea.

Per giungere a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato l’incidenza e le sequenze temporali dei sintomi di più di 55.000 casi confermati di nuovo coronavirus in Cina, dati raccolti a febbraio dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Hanno poi confrontato questi dati con quelli di varie migliaia di casi di influenza i cui dati sono stati raccolti in Nordamerica, Europa e nell’emisfero meridionale dal 1994 al 1998.
Si tratta di informazioni importanti in quanto potrebbero permettere, per esempio, a chi è stato infettato dal virus ma ancora non lo sa di isolarsi preventivamente. Inoltre lo stesso ordine più preciso dei sintomi potrebbe essere d’aiuto anche per i medici nell’escludere le altre malattie o nel capire come trattare il paziente.

Peter Kuhn, uno degli autori dello studio nonché professore al Convergent Science Institute in Cancer della USC, dichiara in un comunicato apparso sul sito della stessa università californiana che conoscere in anticipo l’ordine temporali dei sintomi della COVID-19 può rivelarsi molto utile anche “per sapere quando abbiamo cicli sovrapposti di malattie come l’influenza che coincidono con infezioni da COVID-19”.
Inoltre, come spiega Joseph Larsen, professore dell’USC Dornsife e autore principale dello studio, identificare prima la comparsa della COVID-19 può ridurre il tempo deospedalizzazione.
Infine l’ordine completo dei sintomi può essere utile per capire che il soggetto è stato infettato dal SARS-CoV-2 e non ad altri virus simili, ad esempio quello della MERS o quello della SARS.
Ad esempio nella COVID-19 il tratto gastrointestinale superiore sembra essere colpito in prima istanza e dunque la malattia causa prima nausea e/o vomito rispetto ad altre malattie virali come MERS e SARS in cui viene colpito prima il tratto gastrointestinale inferiore, cosa che induce in prima istanza la diarrea.

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