COVID-19, studio mostra che anticorpi praticamente scompaiono dopo pochi mesi

Gli anticorpi in neutralizzanti specifici contro il nuovo coronavirus possono persistere, a seguito di una prima infezione, nel nostro corpo per quattro-cinque mesi e dopo questo periodo diminuiscono secondo un nuovo studio apparso su Nature Communications. I ricercatori del DZNE hanno infatti eseguito uno studio sulla popolazione nell’area di Bonn, Germania, analizzando campioni di sangue prelevati l’anno scorso persone che erano state infettate dal virus SARS-CoV-2, il nuovo coronavirus.[1]

Le analisi indicano che i livelli di anticorpi per il nuovo coronavirus diminuivano, nella maggior parte dei partecipanti, dopo quattro-cinque mesi a seguito dell’infezione. In quattro pazienti i livelli dianticorpi, dopo questo periodo, scendevano addirittura sotto il limite del rilevamento.
I ricercatori hanno analizzato i campioni di sangue di5300 persone adulte residenti nell’area di Bonn prelevati tra aprile e giugno 2020. I campioni sono stati prima sottoposti ad un test iniziale per verificare la positività al nuovo coronavirus e poi sono stati sottoposti ad un “test di neutralizzazione della riduzione della placca”, come riferito nel comunicato apparso sul sito dello stesso DZNE .[1]

Anche se i campioni sono stati prelevati durante la prima ondata della pandemia e le cose sono cambiate al momento e sono sorte nuove varianti, come spiega Monique Breteler, una delle ricercatrici impegnate nello studio, questi risultati mostrano che una sola e semplice analisi del sangue non è sufficiente per verificare la sussistenza di un’infezione passata: “In ogni caso, nel nostro campione, solo circa un terzo dei gli individui risultati positivi al test immunologico in realtà aveva anticorpi specifici contro il SARS-CoV-2. Questo dovrebbe essere considerato negli studi sull’immunità. A mio avviso, una procedura di test multistadio come quella che abbiamo usato è altamente raccomandata”, riferisce la ricercatrice. [1]

“La diminuzione degli anticorpi sembra avvenire in tempi relativamente brevi. Tuttavia, il sistema immunitario ha altri strumenti per combattere i patogeni. Gli anticorpi sono senza dubbio rilevanti, ma sono solo una parte di un arsenale più ampio. Altri studi suggeriscono che un altro componente, che chiamiamo la risposta immunitaria cellulare, può persistere nonostante l’abbassamento dei livelli di anticorpi”, spiega Ahmad Aziz, il primo autore dello studio.[1]

Note e approfondimenti

  1. DZNE > Press Releases (IA)
  2. Seroprevalence and correlates of SARS-CoV-2 neutralizing antibodies from a population-based study in Bonn, Germany | Nature Communications (IA) (DOI: 10.1038/s41467-021-22351-5)
Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo