
Si parla di “risultato che sembrava impossibile” nel comunicato stampa riguardante uno nuovo traguardo raggiunto da un gruppo di scienziati dell’Università Nazionale di Scienza e Tecnologia MISIS insieme ad altri colleghi svedesi e tedeschi.
I ricercatori sono infatti riusciti a creare ad una pressione altissima un materiale che riesce a conservare la sua struttura e quindi anche le sue proprietà anche alla normale pressione atmosferica.
Nello studio, pubblicato su Nature Communications, viene descritto l’esperimento che hanno fatto i ricercatori: hanno collocato il renio e l’azoto in un’incudine di diamante e quest’ultima è stata compressa e riscaldata con un laser a oltre 1700° centigradi.
A pressioni che vanno da 400.000 a 900.000 atmosfere terrestri, i ricercatori hanno ottenuto uno speciale materiale fatto da una struttura mono cristallina a base di renio.
“Normalmente, i materiali ottenuti a pressioni altissime non possono conservare le loro proprietà dopo l’estrazione dall’incudine di diamante, ma questa volta i nostri colleghi sono stati piacevolmente sorpresi. Naturalmente, questo risultato ha richiesto una spiegazione, quindi abbiamo modellato il processo sul nostro supercomputer. I risultati teorici hanno confermato i dati sperimentali e fornito e la spiegazione sia delle proprietà insolite del nuovo materiale sia della possibilità della sua sintesi non solo in condizioni estreme, ma anche in condizioni normali della Terra”, dichiara Igor Abrikosov, uno dei ricercatori impegnati nello studio.
Gli stessi ricercatori hanno inoltre sviluppato una nuova tecnologia per ricreare questo materiale in condizioni più “banali”, senza la complessa procedura che richiede l’utilizzo di una micro incudine di diamante.