Una volta riaperte le frontiere a seguito di un rallentamento o della fine della pandemia causata dal virus SARS-CoV-2, potrebbe esserci una nuova, probabilmente mai vista prima, fase di ondate migratorie secondo quanto riferisce alla AFP Jagan Chapagain, un nepalese da febbraio a capo della Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC).
Questo perché la stessa pandemia di COVID-19 e i conseguenti blocchi e le altre tipologie di provvedimenti presi dai vari stati per limitare la diffusione del virus hanno praticamente distrutto o particolarmente limitato i mezzi di sussistenza in molte aree del pianeta, cosa che aumenterà ancora di più la diffusione della povertà.
Una volta persi i principali mezzi di sussistenza, e una volta che i confini si saranno riaperti, potrebbero esserci vere e proprie nuove ondate migratorie dai paesi che hanno risentito di più dalla stessa pandemia e che erano già in difficoltà verso i paesi più ricchi.
Ci saranno più morti in mare e un aumento del traffico di esseri umani, secondo lo stesso Chapagain. La situazione potrebbe essere peggiorata dal fatto che diversi paesi stanno iniziando una vera e propria corsa per accaparrarsi il vaccino prima di altri, una cosa che porterebbe, almeno nelle fasi iniziali, solo le nazioni più ricche a poter godere del farmaco ai danni delle nazioni più povere.