Cyberbullismo può aggravare depressione e disturbo da stress post-traumatico in giovani

La conferma arriva da un ulteriore studio proposto sul Journal of Clinical Psychiatry: il cyberbullismo può amplificare i sintomi della depressione e del disturbo da stress post-traumatico nei giovani.
Lo afferma il gruppo di ricerca guidato dal professore di psichiatria e scienze comportamentali dell’Università di Miami Philip D. Harvey.

Il ricercatore, insieme ai colleghi, ha infatti studiato 50 ragazzi ricoverati in ospedale per problemi psichiatrici con un’età compresa tra 13 e 17 anni concentrandosi in particolare sui casi di cyberbullismo in relazione all’utilizzo di social media e in generale di Internet.
Lo studio prevedeva tra l’altro anche l’analisi di questionari compilati dagli stessi partecipanti relativi a eventuali traumi infantili e allo stesso cyberbullismo.

Il 20% dei ragazzi riferiva di essere stato vittima di almeno un caso di cyberbullismo negli ultimi due mesi precedenti la compilazione del questionario. Metà di coloro che riportavano casi di bullismo dichiarava di esserne stato vittima tramite messaggi di testo su Facebook.
Altri casi vedevano l’utilizzo di foto o video, messaggi istantanei e messaggi sulle chat room.

I ricercatori notavano soprattutto che coloro che erano stati vittima di bullismo mostravano un livello di gravità più alto del disturbo da stress post-traumatico, di depressione e di rabbia.
Lo studio inoltre confermava che i ragazzi vittime di bullismo in passato avevano un rischio maggiore di essere nuovamente vittime dello stesso fenomeno.

La ricerca conferma inoltre che il cyberbullismo può attraversare tutte le classi economiche e le origini etniche e che la quantità di tempo speso su Internet e sui social media non può essere considerata un fattore di rischio di cyberbullismo.

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