Un team di ricercatori del Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco e del Max Planck Institute for Plant Breeding Research di Colonia ha decodificato il genoma completo della patata. È la prima volta che viene decodificato il genoma di questo tubero, un processo molto impegnativo, come specifica il comunicato del Max Planck, in quanto è molto complesso. Lo studio è stato pubblicato su Nature Genetics.[1]
Mancanza di diversità tra le varietà di patate
Come spiega il comunicato c’è una certa ed inusuale mancanza di diversità tra le varietà di patate oggi esistenti, in particolare tra quelle più diffuse. Il fatto che sia stato decodificato il genoma completo apre le porte alla possibilità di creare geneticamente nuove varietà più resistenti e robuste.
E dato che la patata è uno di alimenti importanti in molte parti del mondo, questa possibilità potrebbe permettere la creazione di colture più produttive e resistenti, in particolare in vista dei cambiamenti climatici in corso, come spiega Korbinian Schneeberger, uno dei genetisti impegnati nel progetto.
Coltura delle patate non ha subito grossi cambiamenti
In effetti anche avvenimenti accaduti in passato mostrano che le patate sono abbastanza suscettibili alle malattie. Ad esempio nel corso della carestia irlandese, avvenuta negli anni 40 del XIX secolo, si ebbero delle gravi conseguenze riguardanti le colture delle patate con queste ultime che letteralmente marcivano nel terreno. Un aumento delle colture delle patate è avvenuto durante la cosiddetta “Rivoluzione Verde” nel corso degli anni 50 e 60 del secolo scorso ma nulla di paragonabile a molte altre colture, ad esempio quelle del grano il riso.
Il “trucco” usato dai ricercatori
Il motivo principale risiede nel fatto che le patate ereditano due copie (invece di una) di ogni cromosoma da ogni genitore e ciò fa delle patate delle specie tetraploidi. Ciò fa sì che generare nuove specie in laboratorio sia un processo molto dispendioso e impegnativo.
I ricercatori sono riusciti a superare questo ostacolo decodificando l’intero genoma utilizzando una sorta di “trucco”: non hanno provato a differenziare le quattro coppie di cromosomi, che risultano molto simili. Hanno sequenziato il DNA delle singole cellule polliniche.
Note e approfondimenti
- Chromosome-scale and haplotype-resolved genome assembly of a tetraploid potato cultivar | Nature Genetics (DOI: 10.1038/s41588-022-01015-0)