
Deepfake ancora più evoluti, “perfettamente reali”, saranno disponibili per la massa entro un anno. È quanto dichiara in intervista alla CNBC Hao Li, professore di informatica all’università della California Meridionale lasciando intendere quanto questa tecnologia, che non poche preoccupazioni sta instillando anche nei governi perché rende molto più facile diffondere le fake news, sta facendo passi da gigante negli ultimi mesi.
Lo stesso informatico aveva fatto una previsione qualche tempo fa affermando che deepfake indistinguibili da una ripresa video reale sarebbero stati disponibili entro 2-3 anni.
Tuttavia dopo i recenti sviluppi, che hanno visto in particolare l’emergere dell’app cinese Zao, oramai popolarissima non solo in Cina, hanno costretto lo scienziato a “ricalibrare” questo tempo limite.
“Presto si arriverà al punto in cui non sarà più possibile rilevare i deepfakes, quindi dobbiamo esaminare altri tipi di soluzioni”, riferisce Li nell’intervista.
Proprio per questo la stessa ricerca scientifica assume un ruolo, in questo contesto, ancora più importante in quanto nuovi e più appropriati strumenti dovranno essere inventati per scovare, in maniera quanto più automatizzata possibile, questi video falsi.
Si presuppone, dunque, l’utilizzo di infrastrutture basate sull’intelligenza artificiale appropriatamente addestrate anche se il vero problema, secondo Li, non sta tanto nella tecnologia dietro i deepfake, che potrà anzi rivelarsi molto utile in vari settori, quanto nella possibilità di poter rilevare i video malevoli o quelli che vogliono ingannare lo spettatore.