Il sistema amazzonico sarebbe vicino ad un punto di svolta secondo un editoriale pubblicato su Science Advances. Secondo diversi studi, citati dallo stesso rapporto, il punto di non ritorno sarebbe raggiunto se si arrivasse a circa il 40% di deforestazione.
Una volta superato questo limite, le zone dell’Amazzonia centrale, di quella meridionale e di quella orientale andrebbero incontro ad una forte diminuzione delle piogge e a stagioni secche più lunghe. Ciò comporterebbe un aumento di ambienti simili alla savana in quelle aree dove ancora oggi resistono ampie zone di fitta vegetazione.
I calcoli sono stati effettuati anche in base ad uno studio pubblicato nel 2016 su Proceedings of the National Academy of Sciences e sono stati realizzati, tra gli altri, da Carlos Nobre, presidente del National Institute of Science & Technology (INCT) del Brasile.
Secondo Nobre, “Sebbene non conosciamo l’esatto punto di svolta, stimiamo che l’Amazzonia sia molto vicina a questo limite irreversibile. La deforestazione dell’Amazzonia ha già raggiunto il 20%, equivalente a 1 milione di chilometri quadrati, anche se il 15% [150.000 km²] si sta riprendendo.”
I primi segni di questo cambiamento che può diventare irreversibile a breve sarebbero da ricercare nei periodi di mega siccità avvenuti nel 2005, nel 2010 nel 2015-2016 nonché nelle inondazioni avvenute nel 2009, nel 2012 nel 2014.
Nobre aggiunge ancora: “Se la deforestazione verrà fermata a pieno regime in Amazzonia e il Brasile adempierà al proprio impegno di riforestazione, le aree totalmente deforestate rappresenteranno circa il 16% -17% dell’Amazzonia entro il 2030”.