Degenerazione maculare legata all’età collegata anche a dieta malsana ricca di grassi secondo nuovo studio

Scarsi livelli nutritivi e diete malsane che includono soprattutto cibi ricchi di grassi e colesterolo possono aumentare i rischi di perdita della vista o di problemi alla vista dell’età avanzata secondo lo studio apparso su Molecular Nutrition & Food Research.
I ricercatori dell’Università di Southampton credono di aver dimostrato che le cellule dell’epitelio pigmentato retinico (RPE) vengano particolarmente danneggiate da una nutrizione scarsa, sostanzialmente quella legata ai cosiddetti “cibi spazzatura”, danni che possono portare a malattie quali la degenerazione maculare legata all’età.

Quest’ultima, che è una delle principali cause di perdita della vista, può portare alla cecità e può essere comunque causata anche da fattori genetici oppure da fattori esterni come il fumo, il sovrappeso o l’ipertensione.
Secondo i ricercatori, le cellule RPE sono in grado di far fronte a numerose condizioni che sopraggiungono quando l’occhio invecchia ma questa loro particolare caratteristica può venire meno o può essere interrotta del tutto da una dieta ricca di grassi.

Tuttavia lo stesso studio rivela anche che questa ricerca potrebbe portare anche a nuovi potenziali trattamenti.
Arjuna Ratnayaka, ricercatore che ha condotto lo studio, infatti dichiara: “Abbiamo anche scoperto che alcuni lisosomi sembravano rimanere intatti anche in tali RPE stressati, suggerendo un modo completamente nuovo in cui le cellule danneggiate potevano essere salvate per prevenire la perdita della vista”.
Ore ricercatori stanno studiando per capire come questo danno apportato dai cibi grassi possa essere invertito non solo attraverso un’alimentazione migliore ma anche attraverso nuove terapie.

Fonti e approfondimenti

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