
C’è una regione nell’altopiano svizzero, denominato anche “Mittelland”, che 20 milioni di anni fa, quando il clima terrestre era più caldo, era un oceano in cui notavano diverse forme di vita. E tra queste forme di vita c’erano anche i delfini, come riporta un nuovo comunicato dell’Istituto paleontologico dell’Università di Zurigo. Lo studio è stato pubblicato su PeerJ.[1]
Esaminati 300 resti fossili
I ricercatori hanno scoperto due specie, mai identificate prima e appartenenti ai gruppi dei kentriodontidi e degli squalodelfinidi, che possono essere collegate, oltre che agli odierni delfini, anche ai capodogli. La scoperta è stata fatta da un team di paleontologi che hanno esaminato 300 resti fossili di balene e delfini risalenti proprio al periodo tra 21 e 17 milioni di anni fa.
I resti sono rappresentati perlopiù da frammenti di denti, di vertebre e di ossa dell’orecchio e indicano che gli scheletri di questi animali sono stati trascinati sul fondo dell’oceano e le ossa sono state disperse.
Ricercatori si sono interessati soprattutto alle ossa dell’orecchio interno
I ricercatori si sono interessati soprattutto alle ossa dell’orecchio interno che sono maggiormente differenziate di specie in specie che quindi consentono una più agevole individuazione. Purtroppo i resti di ossa dell’orecchio interno sono anche quelli più difficili da trovare.
In ogni caso, come spiega Gabriel Aguirre, uno dei paleontologi che ha partecipato allo studio, i ricercatori hanno identificato due nuove famiglie di delfini.
I ricercatori hanno usato anche la tecnica della micro-tomografia computerizzata per ricostruire gli organi intorno all’orecchio e quindi creare un modello 3D dello stesso orecchio. In questo modo hanno anche ottenuto dati riguardo alla capacità uditiva di questi delfini e riguardanti le preferenze relative all’habitat.