
Un team di ricercatori dell’Università di Toronto ha voluto eseguire dei test riguardanti l’efficacia dei dentifrici senza fluoro con idrossiapatite, in particolare per capire se l’azione di questo tipo di dentifrici può essere equiparabile a quella dei dentifrici con il fluoro.[1]
Efficacia dei dentifrici all’idrossiapatite senza fluoro
I risultati raggiunti da Kelsey O’Hagan-Wong, secondo anno nella Facoltà di Odontoiatria all’Università di Toronto, suggeriscono che l’efficacia dei dentifrici all’idrossiapatite senza fluoro può essere equiparabile o addirittura superiore a quella dei dentifrici con il foro per quanto riguarda il contrasto alle carie.[1]
Che cos’è l’idrossiapatite
L’idrossiapatite è uno dei principali minerali che compongono lo smalto dei denti negli esseri umani. Può essere usata anche, come ingrediente supplementare di tipo biomimetico, nei dentifrici. Come spiegano i ricercatori nell’abstract, il processo di dissoluzione dell’idrossiapatite può modificare la struttura del dente portando alla distruzione dello smalto e della dentina.[2]
Come agiscono i dentifrici all’idrossiapatite
I dentifrici all’idrossiapatite utilizzano piccole particelle di questa sostanza sotto forma di microcristalli o nanocristalli. Queste particelle si depositano sullo smalto demineralizzato per ripristinarlo. Attualmente i dentifrici all’idrossiapatite sono sottoposti a test e a studi per capire la loro efficacia anche come agenti anticarie privi di fluoro. Lo studio realizzato dalla O’Hagan-Wong si è concentrato proprio sull’efficacia anticarie dei dentifrici all’idrossiapatite e i test risultano promettenti in tal senso. Inoltre la ricercatrice ha scoperto, nel corso dello studio, che i dentifrici all’idrossiapatite sembrano fornire un sollievo anche all’ipersensibilità dentinale e a ridurre la formazione di biopellicole, cosa che ha un’azione preventiva generale per l’igiene orale.[2]
Il fluoro nel dentifricio
Il fluoro, invece, può essere fonte di preoccupazione perché può essere ingerito dai bambini fortuitamente, come spiega la O’Hagan-Wong. Quindi sono stati creati prodotti alternativi senza fluoro, tra cui quelli a base di idrossiapatite, indirizzati in particolare ai bambini a rischio di fluorosi, come spiega il comunicato dell’Università di Toronto.[1]
“Sebbene questo dentifricio (quello all’idrossiapatite, n.d.r.) sia sul mercato da un po’, la maggior parte delle persone non ne è a conoscenza”, spiega la ricercatrice. “Speriamo che con una maggiore conoscenza, possa essere utilizzato per prevenire la carie”.[1]