
I diavoli della Tasmania (Sarcophilus harrisii), caratteristici mammiferi che vivono solo nella regione della Tasmania, isola a sud dell’Australia, stanno diminuendo sempre di più. La causa sarebbe da addebitare al diffondersi di una malattia, secondo una ricerca condotta nel contesto del programma Save the Tasmanian Devil (STDP) i cui risultati sono stati pubblicati questa settimana su Journal of Applied Ecology.
La malattia di cui sono affetti è un raro cancro contagioso (devil facial tumour disease, DFTD) che è stato rilevato, almeno fino ad ora, sono nei diavoli della Tasmania. La malattia è trasmessa tramite i morsi: i diavoli della Tasmania, infatti, sono soliti mordersi l’un l’altro sia durante l’accoppiamento che durante l’alimentazione stessa.
La malattia porta alla morte in un periodo di tempo compreso tra 6 e 12 mesi.
Secondo Billie Lazenby, prima ricercatrice dello studio, le popolazioni di diavoli tasmaniani sono diminuite di circa l’80% a seguito dell’inizio dell’emergenza. Secondo la ricercatrice, l’impatto di questa malattia potrebbe renderli vulnerabili ad altre malattie o ad altre minacce anche perché molti gruppi si stanno assottigliando sempre di più per quanto riguarda il numero.
I diavoli della Tasmania sono già elencati, al momento, in pericolo di estinzione nella Lista rossa IUCN.
Fonti e approfondimenti
- The long-term impacts of devil facial tumour are revealed – British Ecological Society (IA)
- Density trends and demographic signals uncover the long-term impact of transmissible cancer in Tasmanian devils – Lazenby – 2018 – Journal of Applied Ecology – Wiley Online Library (DOI: 10.1111/1365-2664.13088) (IA)