
Livelli più alti del cosiddetto “ormone della fame”, la grelina, possono essere utili per contrastare l’accumulo di grasso sulla pancia e per migliorare la sensibilità all’insulina secondo un comunicato emesso dalla Endocrine Society[1] in relazione ad un nuovo studio apparso sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.[2]
Che cos’è la grelina
La grelina, definito anche “ormone della fame”, è un ormone prodotto dal corpo per stimolare l’appetito. I livelli aumentano durante il digiuno, ad esempio la notte quando si sta dormendo, e diminuiscono dopo aver consumato un pasto.
I ricercatori che hanno realizzato il nuovo studio hanno scoperto che proprio l’aumento dei livelli di grelina durante il digiuno può essere collegato ad una perdita di grasso nell’addome e ad un miglioramento della sensibilità all’insulina.[1]
L’esperimento
I ricercatori hanno compiuto uno studio clinico randomizzato con partecipanti con obesità addominale/dislipidemia. I 294 partecipanti sono stati divisi in tre gruppi a seconda della dieta: il primo doveva seguire delle linee guida dietetiche salutari, il secondo la dieta mediterranea, il terzo la dieta green-MED. La dieta green-MED è una dieta mediterranea con ancora più vegetali.
Tutti i partecipanti dovevano sottoporsi ad un certo livello di attività fisica mentre entrambi i gruppi della dieta mediterranea dovevano consumare anche 28 g di noci al giorno.
Il terzo gruppo, quello della dieta green-MED, inoltre, doveva consumare 3-4 tazze al giorno di tè verde ed un frullato della pianta Wolffia-globosa (Mankai) e non doveva consumare carne rossa. L’esperimento è durato per 18 mesi. I depositi di grasso venivano misurati tramite risonanza magnetica.[2]
I risultati
I risultati, come spiega Iris Shai dell’Università Ben-Gurion del Negev a Beer-Sheva, suggerivano che i livelli di grelina a digiuno erano considerabili come un marcatore molto affidabile della salute cardiometabolica a seguito della perdita di peso.
I ricercatori notavano, inoltre, che i livelli di grelina a digiuno dei partecipanti che dovevano seguire la dieta mediterranea verde erano in media il doppio di quelli che seguivano la dieta mediterranea tradizionale nonostante la restrizione calorica per tutti e due i gruppi della dieta mediterranea era la stessa così come la perdita di peso.[1]
Effetti della dieta mediterranea verde (green-MED)
Secondo quanto spiega Shai, la dieta mediterranea verde (green-MED) ottimizza il microbioma, tende a ridurre il grasso del fegato e in generale procura miglioramenti alla salute cardiometabolica, almeno rispetto alle altre diete prese in considerazione nel corso dell’esperimento.[1]
Grelina a digiuno per diminuire grasso della pancia
Secondo Gal Tsaban, cardiologo della suddetta università israeliana e primo autore dello studio, la grelina digiuno può essere considerato come un fattore ormonale molto importante non solo per la sensibilità all’insulina ma anche per quanto riguarda la diminuzione dell’adiposità viscerale, praticamente per diminuire il grasso della pancia: “La risposta differenziale e specifica alla dieta nell’innalzamento dei livelli di grelina a digiuno potrebbe suggerire un altro meccanismo in cui regimi dietetici distinti, come la dieta verde-mediterranea, riducono il rischio cardiometabolico”.[1]
Note e approfondimenti
- Higher fasting ‘hunger hormone’ levels from healthy diet may improve heart health and metabolism | Endocrine Society (IA)
- Diet-induced fasting ghrelin elevation reflects the recovery of insulin sensitivity and visceral adiposity regression | The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism | Oxford Academic (IA) (DOI: 10.1210/clinem/dgab681)