L’analisi degli effetti di una dieta troppo ricca di grassi e di fruttosio è stata analizzata da un team di ricercatori guidato da Xiling Shen, uno scienziato del Terasaki Institute for Biomedical Innovation (TIBI). I risultati, pubblicati sulla rivista Cell Metabolism,[2] mostrano gli effetti di una dieta ricca di grassi sul metabolismo del fruttosio nell’intestino e sul rischio di diabete.[1]
Grassi possono aumentare metabolismo del fruttosio nell’intestino tenue
I ricercatori si sono interessati a cosa accade quando ad una dieta ricca di grassi si associa il fruttosio. I ricercatori hanno scoperto che i grassi possono aumentare il livello del metabolismo del fruttosio nell’intestino tenue. Questo procura livelli più alti di un particolare metabolita fruttosio-specifico denominato glicerato. Una volta in circolazione, il glicerato può essere causa di malfunzionamenti delle cellule beta pancreatiche, quelle che producono insulina, e ciò disturba il livello di tolleranza al glucosio aumentando dunque il rischio di diabete di tipo 2.[1]
L’incidenza del diabete di tipo 2
Come spiega il comunicato dell’istituto americano, l’incidenza del diabete di tipo 2 è diventata molto più alta nel corso degli ultimi decenni e, soprattutto, ha cominciato a diffondersi anche tra i più giovani. Il diabete di tipo 2 è caratterizzato da livelli troppo bassi di insulina. L’insulina è un ormone che è alla base del funzionamento del glucosio nelle cellule. Questi livelli possono abbassarsi a causa della cosiddetta “insulino- resistenza”, un fenomeno che vede i tessuti periferici non assorbire più glucosio in quantità sufficienti. Entra quindi in azione il pancreas che comincia a secernere insulina e ciò crea una sorta di “loop” che alla fine porta ad un accumulo dello stesso glucosio nel sangue.[1]
Esperimenti sui topi
Qualcuno ha ipotizzato che le diete occidentali, tipicamente ricca di grassi ma anche di glucosio, abbiano contribuito fortemente alla diffusione diabete di tipo 2. Proprio per capire la veridicità di questi risultati, i ricercatori hanno effettuato degli esperimenti sui topi facendo portare avanti agli animali una dieta particolarmente ricca di grassi e di zuccheri. Gli animali cominciavano ad avere un metabolismo del fruttosio nell’intestino tenue sensibilmente più alto. Venivano poi prodotte nell’intestino tenue degli animali quantità più alte di glicerato che poi veniva rilasciato nel sangue.[1]
Ruolo del glicerato nel diabete
Si tratta di un forte indizio del fatto che il glicerato può avere un ruolo importante nel diabete. Un’altra conferma si è avuta quando i ricercatori hanno analizzato i dati diversi pazienti affetti da una malattia rara denominata “aciduria del D-glicerato”. I pazienti affetti da questa malattia sono caratterizzati da livelli alti di glicerato circolante. I risultati delle analisi suggerivano che questa caratteristica era un fattore di rischio significativo oltre che indipendente per il diabete in questi pazienti.
Secondo il comunicato dell’istituto Terasaki, i risultati raggiunti da questo studio suggeriscono che alti livelli di glicerato causati da una dieta troppo ricca di fruttosio e di grassi può provocare danni alle cellule delle isole pancreatiche e favorire il diabete.[1]