
Diversi studi hanno mostrato un collegamento tra lo stato di disoccupazione ed effetti sulla salute fisica e mentale e i risultati di una nuova ricerca, pubblicati in uno studio apparso sul Journal of Aging and Health,[2] confermano questo collegamento.[1] I ricercatori hanno scoperto che la frequenza con la quale un soggetto sperimenta lo stato di disoccupazione e le fasi della vita durante le quali questo stato viene sperimentato sono fattori che possono essere collegati ad effetti sulla salute fisica e mentale.
I ricercatori hanno scoperto che le persone che avevano sperimentato poca disoccupazione dopo i 35 anni ma che erano state molto spesso disoccupate tra la metà e la fine dei 20 anni e l’inizio dei 30 mostravano livelli più scarsi di salute fisica e mentale all’età di 50 anni rispetto ai soggetti che avevano sperimentato poca disoccupazione.
Inoltre gli stessi ricercatori hanno scoperto che i soggetti che si ritrovavano spesso disoccupati tra i 20 e i 40 anni mostravano livelli di salute fisica e mentale ancora più bassi dopo i 50 anni. Nel verificare lo stato di salute i ricercatori usavano dei punteggi che consideravano, tra le varie misure, anche i livelli di energia del fisico, la resistenza al dolore e il benessere emotivo.[1]
Secondo il comunicato dell’Università statale della Pennsylvania, in cui lavora Sarah Damaske, professoressa associata di sociologia che ha realizzato lo studio, questa ricerca è una delle prime che trova non solo un collegamento tra la disoccupazione e la salute durante l’età avanzata ma anche tra quando e quanto spesso si può sperimentare la disoccupazione e la stessa salute durante la mezza età.
“Quasi il 75% dei lavoratori negli Stati Uniti riceve un’assicurazione sanitaria attraverso i propri datori di lavoro, il che potrebbe aumentare gli effetti duraturi della disoccupazione qui che in altri paesi”, spiega la Damaske. Quest’ultima ha usato i dati relativi alle risposte date ai questionari proposti a 6434 soggetti provenienti dagli Stati Uniti. I soggetti venivano intervistati ogni due anni tra i 27 e i 49 anni di età. Tra le domande c’erano anche quelle relative al numero di settimane trascorse con un lavoro oppure senza lavoro. C’erano, inoltre, anche domande relative alla loro salute fisica e mentale.
I ricercatori, come spiega Adrianne Frech, una professoressa associata dell’Università del Missouri che ha partecipato allo studio, hanno preso in considerazione anche fattori che potevano fare da disturbo come le risorse familiari e lo status finanziario nonché alcuni comportamenti che potevano influire sulla salute come l’assunzione dell’alcol e il fumo nonché la qualità del sonno e l’indice di massa corporea.[1]