
Un nuovo dispositivo portatile per stimolare il cervello potrebbe essere di utilità per migliorare le funzioni motorie a seguito di un ictus.
Lo rileva un comunicato pubblicato sul sito della American Heart Association che parla di un dispositivo non invasivo, indossabile, che può stimolare magneticamente il cervello.
Il nuovo dispositivo, presentato all’International Stroke Conference 2020 dell’American Stroke Association, è in sostanza uno stimolatore Transcranico. La stimolazione magnetica del cervello, infatti, è già da diversi anni studiata in relazione al recupero dagli ictus, in particolare per quanto riguarda le funzioni motorie.
È stato infatti dimostrato che questo tipo di stimolazione può cambiare l’attività neurale e indurre gli stessi circuiti neuronali del cervello a riorganizzarsi.
I ricercatori hanno testato il nuovo dispositivo su pazienti sopravvissuti all’ictus che presentavano debolezze su un lato del corpo almeno tre mesi dopo l’evento. La metà dei pazienti veniva trattata con la stimolazione cerebrale durante 20 sessioni di 40 minuti ciascuna per quattro settimane.
L’altra metà subiva un trattamento fittizio e faceva da gruppo di controllo.
I ricercatori scoprivano che i pazienti trattati con la stimolazione non mostravano complicanze collegate al dispositivo e che c’era in questi pazienti una maggiore attività cerebrale, quasi nove volte superiore a quella dei componenti del gruppo non trattato.
Il gruppo trattato con la stimolazione transcranica mostrava inoltre miglioramenti numerici in cinque delle sei scale cliniche della funzione motoria, cosa dimostrata da risonanze magnetiche funzionali.
Secondo i ricercatori, questi risultati indicano un segnale di possibile miglioramento delle funzioni motorie.