Donne laureate che indossano vestiti sexy considerate meno capaci delle controparti

Le percezione riguardo l’abbigliamento femminile alle graduatorie universitarie in Italia sono state oggetto di uno studio pubblicato su Frontiers in Psychology. Secondo i risultati le donne laureate che vestono in modo più professionale sono percepite dai partecipanti come aventi un punteggio finale più alto e in generale vengono percepite come più competenti rispetto alle loro coetanee con abiti corti, gonne e in generale con vestiti più sexy.

I ricercatori hanno analizzato le reazioni di vari professori universitari, studenti e membri della popolazione nei confronti di 37 studentesse alle quali era stato chiesto di indossare due completi, uno professionale e uno “sexy”. Ai partecipanti veniva poi chiesto di valutare le prestazioni delle studentesse e il loro eventuale successo futuro nella carriera. Gli stessi partecipanti indicavano chiaramente che le studentesse che erano vestite in maniera più professionale apparivano più competenti, più in grado di raggiungere un punteggio finale alto e più propense a trovare un lavoro e in generale ad avere una carriera di successo.

Fabio Fasoli, docente di psicologia sociale presso l’Università del Surrey, dichiara nell’articolo di presentazione della ricerca sul sito dell’Università: “L’intelligenza e la competenza delle donne sono ingiustamente legate al modo in cui si presentano. Uno studente di alto livello che decide di indossare un abito corto per la sua laurea è percepito come meno capace di un altro che sceglie di indossare pantaloni e una giacca. Spesso si pensa che il modo in cui ci vestiamo sia un riflesso della nostra personalità, ma potrebbe non essere il caso delle donne, dato che sono costantemente scrutate per il loro aspetto e che vengono tratte conclusioni immeritate su di loro, inclusa la loro intelligenza e capacità professionale”.

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