
Ridurre il sonno di diverse ore per ogni notte può essere collegato ad un maggior consumo di cibo e dunque ad una maggiore acquisizione di calorie. Lo rivela, in un articolo su Knowable Magazine, Marie-Pierre St-Onge, scienziata della nutrizione e direttrice dello Sleep Center of Excellence alla Columbia University.[1]
La ricercatrice, che insieme al suo team ha realizzato un nuovo studio apparso sulla rivista Sleep,[2] spiega di stare studiando il rapporto tra la dieta e il sonno, in relazione ai benefici o ai danni sulla salute, in particolare sull’obesità, da diversi anni.
Quattro ore in meno di sonno: gli effetti
Nel nuovo studio i ricercatori hanno eseguito degli esperimenti scoprendo che diminuire le ore di sonno di circa quattro ore per ogni notte per quattro notti di seguito portava ad un aumento del consumo del cibo. Questo aumento era quantificabile in circa 300 calorie ogni giorno.
Secondo i ricercatori ciò è da spiegare nel fatto che la riduzione delle ore di sonno può essere collegata ad un aumento dell’attività in particolari regioni del cervello che fanno da “centri di ricompensa” per il cibo.[1]
Soggetti che dormono di meno tendono ad avere più fame
Oltre a queste alterazioni cerebrali, la diminuzione delle ore del sonno può inoltre essere collegata delle modificazioni delle attività di diversi ormoni che sono alla base della sensazione della pienezza.
Come spiega l’articolo su Knowable, si tratta di risultati che fanno pensare che i soggetti che dormono di meno tendono ad avere più fame, e quindi a consumare più calorie e ad incorrere in un rischio maggiore di ingrassare.[1]
Disturbi del sonno
Si tratta di risultati importanti anche perché i disturbi del sonno, quelli che fanno dormire di meno, sono sempre più diffusi. Oltre alla classica insonnia ci sono anche disturbi collegati come l’apnea notturna che tendono a rendere la qualità del sonno peggiore.
Dieta e melatonina
Inoltre la ricercatrice cita anche un altro interessante risultato raggiunto in uno studio del 2118 condotto dallo stesso team: i soggetti che seguono una dieta mediterranea con molta frutta, legumi, verdura, noci, oli d’oliva e cereali integrali e con quantità più basse di carne rossa e lavorata e di latticini interi mostravano una probabilità più grande (di circa 1,4 volte) di dormire bene e il 35% di probabilità più basse di incorrere nell’insonnia. Ciò è da spiegare nella melatonina, naturalmente contenuta in diversi alimenti di natura vegetale.[1]
Dieta molto importante per il sonno
Con risultati del genere, spiega la ricercatrice, è naturale pensare che la dieta sia molto importante per il sonno, forse importante quanto alcune pratiche di tipo psicologico oppure terapie che prevedono l’integrazione della melatonina, ad esempio tramite pillole.[1]