La polizia scozzese sta cominciando ad usare uno nuovo sistema di droni integrati con l’intelligenza artificiale, denominato remotely-piloted aircraft system (RPAS), per individuare da distanza, fino a 150 metri, una persona tramite riconoscimento facciale.
Il sistema, dotato di avanzate telecamere e reti di computer neurali, può infatti individuare una persona, anche movimento, riconoscendone i lineamenti del volto e comparandoli con le immagini presenti in un database.
Per il momento questo sistema viene utilizzato perlopiù per cercare persone scomparse o in ogni caso persone che abbiano bisogno di un aiuto o che si sono perse, come spiega Nicholas Whyte, uno dei responsabili dell’unità di supporto aereo della politica scozzese che rilascia alcune dichiarazioni riguardanti questo avanzato sistema sul sito della BBC.
I dati raccolti dai droni vengono elaborati in tempo reale e una software di riconoscimento, eseguitoda remoto, può distinguere qualsiasi cosa, da una persona a un animale fino ad un veicolo con relativa targa, anche quando questi oggetti sono in movimento.
Per addestrare il software, i responsabili hanno utilizzato centinaia di ore di riprese effettuate dagli stessi agenti di polizia in diversi contesti, posizioni e situazioni. Inoltre lo stesso software “non richiede sofisticati supercomputer”, come specifica il professore Carl Schaschke, ricercatore dell’Università della Scozia occidentale, una delle istituzioni che ha collaborato con la polizia scozzese per sviluppare questa tecnologia, tanto che basta anche un banale smartphone per gestire il software.
Lo stesso sistema richiede inoltre solo due agenti di polizia per gestire un singolo drone, uno per pilotarlo e l’altro per usare il software di riconoscimento.
Al momento i vertici della politica scozzese hanno distribuito tre droni che saranno utilizzati in tutta la Scozia e il lancio formale di questo sistema dovrebbe avvenire giovedì.
Naturalmente una tecnologia del genere, con queste sue particolari caratteristiche, solleva preoccupazione per quanto riguarda tutte le questioni legate alla privacy e alle libertà civili ma gli stessi vertici scozzesi lasciano intendere che non si tratta di un drone spia ma solo di uno “strumento di polizia” che serve per aiutare e per trovare le persone.