
La diminuzione a livello mondiale delle foreste e del numero di alberi è una delle caratteristiche principali di questa epoca e il livello di perdita non accenna a diminuire. Spesso si cerca di contrastarla piantando nuovi alberi e creando dunque nuove zone boschive dove la natura lo permette ma, diversamente da quanto si creda, piantare i semi nel terreno, e piantarne in grande quantità per sperare che possa crescere un numero consistente di alberi, risulta un’operazione complicata, difficile e soprattutto costosa.
Inoltre si rivela, molto spesso, un’operazione che non può essere portata avanti in tutte le tipologie di terreni semplicemente perché molti luoghi risultano troppo difficilmente raggiungibili.
Un nuovo progetto, portato avanti da BioCarbon Engineering, una società britannica, crede che l’utilizzo di droni possa abbassare tantissimo questi costi.
La stessa società ha elaborato un metodo particolare per piantare alberi in maniera rapida ed economica anche in quei luoghi difficili da raggiungere o comunque in quei posti in cui piantare semi non risulterebbe redditizio in relazione allo sforzo da compiere.
Il drone, dopo aver a creato una mappa topografica della zona che sta sorvolando, tramite una serie di algoritmi spara dei semi nel terreno alla velocità di uno al secondo. I semi sono contenuti in uno speciale piccolo serbatoio che il drone trasporta con sé. Secondo la BioCarbon, tramite questo sistema si possono piantare fino a 100.000 semi di alberi al giorno e una squadra di 60 droni potrebbe arrivare a piantare un miliardo di semi di alberi all’anno.
La semina tramite questo metodo, ed è questa forse la cosa più importante, arriverebbe a costare una frazione di quanto costerebbe una semina a mano. Inoltre, proprio perché ci troviamo di fronte a veri velivoli, le aree difficili da raggiungere, come ad esempio quelle caratterizzate da terreni ripidi o inaccessibili, non risulterebbero più un tabù.