
Anche il feto umano può vantare un suo microbioma intestinale. La conferma è arrivata da un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Ospedale Pediatrico di Chicago Ann & Robert H. Lurie i quali hanno condotto osservazioni sia sugli esseri umani che sui topi.
I risultati mostrano che una comunità di batteri vive nell’intestino dei feti e ancor prima della nascita questo microbioma può avere un ruolo importante nel sistema immunitario e nel metabolismo del nascituro.
Nello studio, pubblicato su JCI Insight, viene inoltre fornita una prova del fatto che questo microbioma viene trasmesso dalla madre al feto. Lo studio risolve, dunque, una controversia durata diversi decenni relativa all’esistenza o meno di un microbioma fetale. In precedenza gli studi avevano solo dimostrato la presenza di DNA microbico nell’ambiente fetale ma non era mai stato confermato se questo DNA era relativo a batteri vitali e come esso si collegava al microbioma materno.
I ricercatori hanno analizzato i microbiomi dei bambini al momento della nascita coinvolgendo solo quei bambini nati con parto cesareo, ossia bambini che avevano evitato l’esposizione al microbioma genito-urinario materno durante il parto vaginale.
I risultati prodotti dai ricercatori potrebbero rivelarsi importanti per aiutare il nascituro a crescere meglio soprattutto nei casi in cui è prevista una nascita prematura. Si potrebbe, per esempio, stimolare in qualche modo il microbioma della mamma per influenzare positivamente quello del nascituro.
Secondo Patrick C. Seed, uno degli autori dello studio, questi risultati mostrano che è probabilmente l’esposizione controllata a questi si microbi a formare il primo sistema immunitario e il metabolismo in via di sviluppo tuttavia ora nuove ricerche andranno condotte per capire l’importanza del microbioma nel feto e soprattutto per capire come sia possibile modificarlo per migliorare la salute del feto stesso.
Approfondimenti
- Even the Fetus Has Gut Bacteria, Study Shows | Lurie Children’s (IA)
- JCI Insight – Fetal exposure to the maternal microbiota in humans and mice (IA) (DOI: 10.1172/jci.insight.127806)
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