
I cambiamenti dell’umore possono essere decodificati analizzando i segnali neurali del cervello umano secondo lo studio apparso su Nature Biotechnology, studio che tra l’altro potrà risultare forse utile per arrivare a nuove terapie per il trattamento di disturbi debilitanti dell’umore di cui milioni di pazienti nel mondo soffrono.
Per sperimentare il sistema, i ricercatori hanno reclutato sette pazienti epilettici volontari che avevano già degli elettrodi intracranici per il monitoraggio clinico standard.
Hanno poi valutato i segnali cerebrali e hanno valutato i loro stati d’animo tramite questionari.
Grazie a questi dati, i ricercatori Maryam Shanechi e Edward Chang, con l’aiuto di due studenti, hanno quindi sviluppato una nuova tecnologia di decodifica grazie alla quale, a detta degli stessi ricercatori, è possibile prevedere variazioni dell’umore tramite la sola interpretazione dei segnali cerebrali.
Come afferma lo stesso Shanechi, l’umore è rappresentato in più posti del cervello piuttosto che in regioni localizzate e proprio per questo la sua decodifica tramite segnali cerebrali ha sempre rappresentato una sfida.
Tramite questo nuovo metodo, però, i ricercatori hanno scoperto degli schemi nei segnali cerebrali che rappresentavano gli stati d’animo dei pazienti e hanno poi costruito un decodificatore per riconoscerli.
Lo scopo principale di questa ricerca? È, a detta del dott. Shanechi, quello di “creare una tecnologia che aiuti i medici a ottenere una mappa più accurata di ciò che sta accadendo in un cervello depresso in un particolare momento e un modo per capire che cosa il segnale cerebrale ci dice dell’umore”.
Fonti e approfondimenti
- Researchers Decode Mood from Human Brain Signals – USC Viterbi | School of Engineering (IA)
- Mood variations decoded from multi-site intracranial human brain activity | Nature Biotechnology (DOI: 10.1038/nbt.4200) (IA)
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