
Potrebbe rivelarsi uno nuovo ed effettivo test dell’udito quello sviluppato da un team di neuroscienziati dell’Università dell’Oregon.
Secondo quanto dichiarato in un comunicato apparso sul sito della stessa università, è possibile valutare il livello di udito di una persona misurando la dilatazione della pupilla.
Secondo lo stesso comunicato, questo approccio potrebbe rivelarsi utile per comprendere il livello qualitativo dell’udito nei neonati, nei giovani adulti con disabilità e negli adulti affetti da ictus o altre malattie e in generale in quelle persone per le quali non sono possibili risposte dirette.
I ricercatori hanno eseguito esperimenti su 31 adulti monitorando la dimensione delle loro pupille con una tecnologia di rilevamento degli occhi. Il rilevamento avveniva mentre le stesse persone eseguivano un test dell’udito e mentre fissavano un oggetto un monitor.
Nello studio, pubblicato sul Journal of the Association for Research in Otorinolaringoiatria, viene spiegato che questo sistema è ispirato ad una scoperta effettuata dall’autore principale dello studio, Avinash Singh Bala, avvenuta 10 anni fa quando si accorse dei cambiamentinelle pupille dei barbagianni in risposta rumori inaspettati nel loro ambiente naturale.
“Quello che abbiamo scoperto è che la dilatazione della pupilla era sensibile quanto il metodo della pressione dei pulsanti”, spiega Bala. “Avevamo presentato le prime analisi dei dati alle conferenze e c’era molta resistenza all’idea che usando una risposta involontaria avremmo potuto ottenere risultati altrettanto validi dei dati di pressione dei pulsanti”.