
Tra i tanti settori che andranno a rivoluzionare, i futuri veicoli autonomi di livello 5, quelli senza neanche il volante per intenderci, potranno cambiare, in positivo secondo gruppo ricercatori, anche il turismo urbano.
In una ricerca prodotta da ricercatori dell’università di Oxford, infatti, si analizzano proprio gli impatti dei veicoli autonomi per quanto riguarda fattori quali l’ospitalità nelle città e lo spostamento dei turisti da un punto all’altro dello stesso ambiente cittadino.
Secondo i ricercatori tra i benefici sostanziali vi saranno una riduzione del traffico e dunque delle emissioni negative e un miglioramento di quei processi legati al noleggio delle auto. Altri benefici saranno correlati ad una migliore gestione dei parcheggi e tariffe dei taxi e in generale dei trasporti pubblici più economiche (sostanzialmente non esisteranno più tassisti ma solo veicoli autonomi).
Tuttavia vi sono anche aspetti negativi, secondo i ricercatori. I veicoli autonomi, con il loro ambiente interno sicuramente più adatto a livello di comodità, potrebbero aumentare la dipendenza dall’automobile anziché ridurla.
Inoltre si devono prendere sicuramente in considerazione le forti perdite dei posti di lavoro in tantissime professioni, in particolare legate al trasporto pubblico, come quelle dei tassisti. Inoltre un altro aspetto negativo potrebbe essere correlato ai timori per la sicurezza (si citano per esempio attacchi terroristici facilitati con veicoli autonomi).
In generale, secondo i ricercatori, i veicoli a guida autonoma risulteranno utilissimi durante la fase notturna per trasportare la gente mentre quest’ultima riposa o dorme. Infine si cita un aspetto singolare: il sesso commerciale nei veicoli autonomi in movimento potrebbe un giorno diventare un fenomeno in crescita.
Fonti e approfondimenti
- Autonomous vehicles could shape the future of urban tourism | University of Surrey (IA)
- Autonomous vehicles and the future of urban tourism – ScienceDirect (DOI: 10.1016/j.annals.2018.10.009) (IA)