
Una nuova famiglia di proteine antimicrobiche, denominate blattellicine, è stata scoperta nel corpo degli scarafaggi germanici (Blattella germanica), una delle specie di scarafaggi che meglio si è adattata all’ambiente urbano e in generale agli ambienti frequentati dagli esseri umani.
Questo studio probabilmente sarà di aiuto per comprendere come fanno questi insetti a vivere in ambienti molto sporchi e di solito molto frequentati da microrganismi patogeni tra cui batteri e funghi.
La scoperta è stata effettuata dai ricercatori del centro I2SysBio dell’Università di Valencia e del CSIC.
Le proteine scoperte da ricercatori risultano più grandi rispetto ad altri peptidi antimicrobici e possono vantare, tra le caratteristiche più particolari, una vasta regione di aminoacidi glutammina e acido glutammico.
Secondo i ricercatori le blattellicine forniscono una maggiore protezione agli scarafaggi tedeschi contro alcuni patogeni.
I geni delle blattellicine si sarebbero evoluti dai geni dell’atacina, un’altra tipologia di peptidi antimicrobici, e spiegherebbero l’adattamento incredibile di questi insetti in ambienti molto malsani come quelli, solo per fare un esempio, delle fogne.
“Lo studio mostra che uno dei fattori che hanno contribuito al suo successo è l’aumento del numero di geni che codificano le proteine antimicrobiche”, spiega Francisco J. Silva, uno degli autori dello studio apparso su Scientific Reports.
Questi insetti sono già conosciuti per il ricchissimo microbioma intestinale, una delle caratteristiche che giova di più alla loro salute. Nell’insieme di microrganismi che vivono nell’intestino della blatta germanica spicca il Blattabacterium cuenoti, un batterio endosimbionte che fornisce vitamine e aminoacidi e che favorisce lo stoccaggio nonché l’ottenimento dell’azoto.
Approfondimenti
- Blattella germanica displays a large arsenal of antimicrobial peptide genes | Scientific Reports (IA) (DOI: 10.1038/s41598-020-77982-3)
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