Ecco cosa osserverà telescopio Webb durante primo anno

Credito: Dotted Yeti, Shutterstock, ID: 1014441697

Oramai è quasi tutto pronto per il lancio che dovrebbe avvenire il 22 dicembre: il telescopio James Webb è stato “scartato”, tirato fuori dalla scatola, e sono stati montati gli ultimi pezzi. Il telescopio, che lavorerà all’infrarosso, vanta un livello di risoluzione e in generale di sensibilità molto maggiore rispetto al telescopio spaziale Hubble che pure ci ha fatto scoprire, o anche solo osservare, meraviglie di tutti i tipi.

Webb potrà rilevare anche i segnali più deboli

Quali saranno le prime missioni osservative che gli scienziati svolgeranno nel corso del primo anno di operatività del telescopio Webb? Grazie al suo livello di sensibilità, il telescopio spaziale Webb potrà rilevare anche i segnali più deboli, quelli che non possiamo rilevare con qualsiasi altro telescopio, spaziale o terrestre, di cui disponiamo oggi. Questo vuol dire che potremmo osservare, come mai fatto prima, il cosiddetto “universo primordiale”, ossia l’universo durante le sue prime centinaia di milioni di anni. In pratica potremo osservare la fase immediatamente successiva al momento in cui la luce “si è accesa” per la prima volta nell’universo e si sono formate le prime stelle e poi le prime galassie.

Le prime fasi dopo il lancio

Innanzitutto a seguito del lancio, il telescopio dovrà raggiungere un particolare punto del nostro quartiere cosmico, lontano più di un milione e mezzo di chilometri, che si trova “a metà strada” tra il dominio gravitazionale della Terra e quello del Sole, un punto in cui la forza impressa da questi due corpi sarà più o meno la stessa.
Poi passeranno circa 6 mesi durante i quali le varie sezioni del telescopio si spiegheranno e si apriranno, una fase delicatissima durante la quale gli stessi tecnici e i vari scienziati del team sicuramente incroceranno le dita.

Prime missioni riguarderanno le galassie primordiali

Se tutto va come dovrebbe andare, le prime missioni osservative riguarderanno le galassie primordiali. In particolare si cercherà di rispondere ad una delle domande che più assillano gli astronomi e i cosmologi: come si sono formate le prime galassie dopo il Big Bang?
La speranza è quella di raccogliere le prime immagini delle prime galassie mai formatesi nell’universo.

Ci saranno sicuramente delle “sorprese” non prevedibili

In generale il discorso è che neanche gli scienziati sanno con precisione cosa potranno scoprire, e ciò renderà i primi utilizzi del telescopio stesso ancora più eccitanti. Gli stessi scienziati che lavoreranno con il telescopio sanno quasi per certo che la natura li sorprenderà, anche più volte, proprio come avvenuto con il telescopio Hubble che, nel corso degli anni, ha riservato tantissime sorprese, di sicuro inaspettate.

Già prenotate tantissime indagini

Il primo anno di utilizzo del telescopio Webb è già pieno di “prenotazioni”, con varie centinaia di indagini già messe a punto da vari team di scienziati e astronomi di tutto il mondo. Il telescopio Webb non si dimetterà certo ad osservare le lontanissime galassie dell’universo primordiale. Si crede che con il telescopio Webb si potranno analizzare come mai fatto prima anche gli esopianeti, in particolare le loro atmosfere, pregne di interessantissime informazioni.

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